Giornata della memoria: “Se questo è un uomo”, il libro che ti cambia la vita

Fino a 18 anni, Shoah era per me un fonema evocativo di un orrore estraneo, tele-visionario.

Poi, una sera, ho preso in mano un romanzo a caso dalla mia libreria: “Se questo è un uomo” di Primo Levi.

Ho iniziato a sfogliare con poca vena.

Dopo tre pagine, non mi sono più fermato tutta la notte, come se una potente calamita mi risucchiasse in un vortice demoniaco. 

Turbato, impaurito dalla banalità di un orrore che prima avvertivo, ammesso che lo avvertissi, vago, letterario.

Per assurdo, dopo aver letto quel capolavoro della Letteratura, era divenuto bruciante come un dolore vissuto sulla mia pelle.

Consiglio a tutti di leggere Se questo è un uomo: a me ha cambiato la vita.

Sembra scritto in trance: è uno di quei demone che alcune persone hanno dentro e devono per forza esorcizzare scaraventadolo sulle pagine bianche.

Se l’antidoto all’antisemitismo è il senso di appartenenza ad una storia ed ad un identità comuni, vincoli che gli ebrei per primi devono coltivare 365 giorni l’anno, lo sfogo penoso e trascinante di Primo Levi è il colllante ideale…

Scritto da Style24.it Unit

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