Chi era Georges Seurat: storia del pittore francese

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Georges Seurat, appassionato di impressionismo, si fa pioniere del puntinismo, tecnica analoga che vede però pennellate larghe a zone (quadrate o rettangolari).

Scopriamo la sua storia e il suo percorso nel mondo della pittura. 

Chi era Georges Seurat

Georges Seurat (Parigi, 2 dicembre 1859 – Gravelines, 29 marzo 1891) è stato un pittore francese. Cresce nella capitale francese insieme al padre, un ex avvocato che decide di dedicarsi al giardinaggio e al collezionismo, la madre e i fratelli. Viene iscritto ad un colleggio dimostrando in questi anni una grande passione per la pittura, trasmessagli dallo zio Paul. 

Si iscrive quindi poi alla scuola municipale di disegno dove impara dal grande scultore Justin Lequien.

Qui studia principalmente disegno avvicinandosi al plasticismo e la purezza proposti dal neoclassicismo. Successivamente frequenta l’École des beaux-arts scoprendo la bellezza del Rinascimento italiano che lo porta a viaggiare molto in Italia.

Georges Seurat e l’esordio nell’arte

Nel frattempo inizia a studiare opere di Piero della Francesca, ma anche di artisti come Delacroix e Veronese che mettono empiricamente in atto i principi sulle influenze dei colori.

Scopre nel 1879 la Mostra degli Impressionisti ammirando con piacere i lavori di Degas, Monet, Pissarro e molti altri artisti francesi. Rimane estremamente colpito dalla corrente artistica al punto da volersi mettere in gioco e sperimentare.

Lascia quindi la scuola e affitta con dei colleghi uno studio dove si dedica a discussioni artistiche e scientifiche, ma anche a sperimentazioni su tela. Si avvicina inoltre allo studio dei contrasti di colore e inizia ad utilizzare materiali diversi tra loro come carte granulosa e polvere di carboncino. 

La produzione di Georges Seurat

Decide quindi di affittare un suo personale atelier e qui prosegue con i suoi studi analizzando anche trattati teorici e scritti di colleghi. Riprende per esempo il pensiero di Chevreul non usando quindi colori terrosi, pigmenti e di sperimentare la pittura a piccoli tocchi. Iniziano così i suoi primi tentativi impressionisti dimostrando un certo interesse verso i paesaggi. 

Sviluppa una serie dedicata al lavoro nei campi per il corso del 1882 e del 1883.

Tra le tele più note di questo periodo sicuramente “Contadina seduta sull’erba” e “Spaccapietre” ispirata al lavoro di Courbet di qualche decennio prima.