George Carlin: le sette parole sconce che non si devono dire in Televisione

Il video dello sketch di George Carlin

In Tv suscitano scandalo tanto le immagini quanto le parole .

Negli anni in cui la censura italiana imponeva alle gemelle Kessler di coprire le gambe con le calzamaglie nere, o poco dopo, in Usa creava scalpore il monologo "Seven Words You Can Never Say in Television", "Sette parole sconce che non si possono dire in Tv".

Lo recitava il comico George Carlin, che col pretesto di elencare i sette termini che in Tv non si dovrebbero mai dire, li analizzava e li illustrava in modo approfondito: Piss, Fuck, Cunt, Cocksucker, Motherfucker, Tits ,Later, a cui Carlin aggiungeva poi Fart, Turd, Twat.

Non traduco, ma il significato della maggior parte è comprensibile.

Pochi giorni fa, il 23 giugno, Carlin è morto.

E' considerato , scrive Adnkronos, un ''eroe'' della controcultura, il comico che ha infranto in televisione per primo i tabù del sesso e della droga.

Il New York Times di oggi definisce la sua trasmissione "Sette Parole che non si devono dire in televisione" , un punto di riferimento nella storia della libertà di parola.

Il suo sketch tv ''Seven dirty words'' (Sette parole sconce) del 1972 – spiega Adnkronos- fu oggetto di una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, in base alla quale il governo fu autorizzato a regolamentare il contenuto delle trasmissioni pubbliche per evitare l'uso di un linguaggio troppo volgare alla radio e alla televisione.

Carlin venne arrestato nel 1972 durante uno spettacolo per violazione delle leggi a cusa della volgarità dei suoi sketch.

Nel 1973 fu denunciato per linguaggio osceno davanti alla Commissione Federale delle Comunicazioni, che poi avviò la causa giudiziaria.

Nel 1978 la Corte Suprema stabilì che le parole di Carlin erano volgari ma non oscene.

La controversia aumentò la popolarità di George Carlin, che proseguì sul tema delle parole volgari: divenne così il primo animatore della trasmissione ''Saturday Night Live'' della rete NBC nel 1975…

Una settimana fa è stato scelto dal John F. Kennedy Center for the Performing Arts per ricevere il Mark Twain Prize 2008, un premio alla carriera.

In Italia, invece, negli anni '60-70 il problema del linguaggio scurrile non esisteva, grazie alla rigorosa censura preventiva di cui racconta il post Le parole della Tv

Scritto da Style24.it Unit

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