Questa mattina a Milano è stato presentato alla stampa il nuovo lavoro di Enrico Ruggeri, “Frankenstein”.
Come è facilmente intuibile, il nuovo lavoro – composto da un disco e da un romanzo, scritto sempre dal cantautore – è un concept album ispirato dal capolavoro di Mary Shelley.
“Il dottor Frankenstein voleva sottrarre l’uomo alle leggi della natura”, ha spiegato Ruggeri, “E’ un tema molto attuale: noi oggi non vogliamo più invecchiare, e se possibile vorremmo evitare di morire. Un altro tema è quello della diversità: il mostro nasce buono, ma siccome è ‘diverso’ viene respinto”.
A corredo dell’opera c’è un romanzo breve, “L’uomo al centro del cerchio”:
“Ci sono due uomini, uno più giovane e uno più anziano. Si trovano catapultati ad esaminare gli stessi argomenti trattati da Mary Shelley, 200 anni dopo. Mentre stavo scrivendo le canzoni, ho sentito la necessità di qualcosa di più”
Enrico ha registrato questo disco in un modo inusuale per le moderne logiche di mercato (ha completato prima ogni brano dall’inizio alla fine prima di passare a quello successivo), ed è stato un lavoro molto ‘pensato’ per così dire.
Il disco insomma è quasi un’opera rock: “Passatemi il paragone però: è più Tommy che Notre Dame de Paris”.
A breve partirà il tour, con la collaborazione di due ospiti di eccezione, che abbiamo già visto nel videoclip del singolo, Ale e Franz: “Non abbiamo ancora deciso cosa fare. A loro è piaciuto il progetto e forse vorranno aggiungere una chiave ’sorridente’ ad alcune canzoni. A me piace recitare a loro suonare, ma io non sono De Niro e loro non sono Jimi Hendrix”.