Festival di Sanremo, chi sono le vallette storiche più belle?

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

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Festival di Sanremo: in attesa di vedere sul palco del 2019 i valletti scelti da Claudio Baglioni per accompagnarlo nel suo secondo incarico da Dittatore Artistico, ricordiamo le donne più belle che hanno sfilato in equilibrio precario sui tacchi lungo le scale e il palco dell’Ariston.

Certo, tra le “meno belle”ci sono comunque ragazze memorabili, che si sono conquistate un posto d’onore nel cuore dei telespettatori (anche se non potevano competere con la farfallina di Belen).

Festival di Sanremo: bionde e more

Secondo il cliché televisivo degli inizi della televisione italiana, i programmi più importanti erano affidati a un conduttore uomo a cui venivano affiancate donne belle e molto giovani che lo “aiutavano” nella conduzione con un ruolo molto limitato, che spesso consisteva semplicemente nell’indossare abiti bellissimi, sorridere amabilmente e pronunciare pochissime battute.

Nel corso degli anni, grazie anche all’evoluzione della società, le donne in televisione hanno cominciato ad assumere ruoli di responsabilità, arrivando addirittura a condurre da sole il Festival di Sanremo come nel caso di Antonella Clerici.

Nel corso dei (molti) anni di Festival però lo schema è rimasto invariato per una lunghissima serie di edizioni e il conduttore è stato affiancato di volta in volta da donne bellissime che hanno fatto la storia con i loro abiti firmati.

Pippo Baudo diede il via alla moda di scegliere una bionda e una mora (sì, come le veline), poi quest’abitudine è andata gradualmente scomparendo.

La prima coppia “mora-bionda” fu interpretata nella maniera più letterale possibile: nel 1994 a presentare il Festival assieme a Pippo Baudo furono Anna Oxa (ovviamente per le bionde) e Cannelle (modella di origini africane, naturalmente per le more).

Nel 1998 il festival venne affidato alla conduzione di Raimondo Vianello, il quale diede al festival un taglio estremamente gradevole e ironico, anche grazie alla scelta di un’attrice in qualità di valletta: Veronica Pivetti fu estremamente autoironica, scegliendo di recitare il ruolo del brutto anatroccolo accanto alla bellissima, biondissima (e anche simpatica) Eva Herzigova.

Si dovette aspettare il 2003 per vedere due vallette del Festival esibirsi finalmente in numeri artistici: ad aprire la strada furono le italianissime Claudia Gerini e Serena Autieri, apprezzatissime.

L’anno scorso invece è stata Michelle Hunziker a tenere ben alta la bandiera delle bionde che non sono solo manichini: lo ha fatto esibendosi in un memorabile numero di ballo assieme al “valletto moro” dell’edizione, un Pierfrancesco Favino che divenne l’idolo delle folle.

Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez

Il 2011 fu in assoluto l’anno in cui le vallette fecero parlare di sé più del Festival in se stesso. Baudo scelse di avere al proprio fianco due delle donne più ambite e chiacchierate d’Italia: Belen Rodriguez, che all’epoca faceva coppia fissa con lo scandaloso Fabrizio Corona, ed Elisabetta Canalis, compagna di George Clooney. Anche se le due non rimasero memorabili per le loro abilità di conduzione, Belen e i suoi costumisti consegnarono quell’edizione alla storia facendo indossare a Belen la sua mise più iconica: il famosissimo abito multicolore con spacco inguinale che svelò per la prima volta al mondo la farfallina di Belen, cioè il tatuaggio (sbiadito e ormai bruttino) che “impose” di non indossare mutandine.

Quelle bravissime (anche se non bellissime)

Naturalmente nell’infinita carrellata di bellezze italiane e internazionali che hanno reso più bello il Festival di Sanremo non possiamo non citare Luciana Littizzetto, Antonella Clerici e Maria De Filippi.

Non potranno competere con la fisicità, la bellezza e la giovinezza di coloro che le hanno precedute, tuttavia hanno lasciato profondamente il segno nella storia del Festiva.

Luciana, accanto all’inseparabile Fabio Fazio fu più una conduttrice che una valletta, così come Maria De Filippi, che condusse il festival al fianco di Carlo Conti ottenendo indici di gradimento altissimi. Antonella Clerici è passata invece alla storia per essere la prima e finora l’unica donna incaricata di dirigere la complessa macchina del festival.