Festival di Sanremo: il vincitore ideale ha la gobba?

Cominciamo dalla fine.

Stasera inizia Sanremo, e alcuni -più o meno- addetti ai lavori dicono di sapere già chi vince. Una tantum, dunque, rubo il giochino "Dicheno" ad una rubrica di pettegolezzo di Selvaggia Lucarelli.

Perché Sanremo è un evento televisivo. E di questo mi occuperò in questa settimana, contribuendo allo Speciale che Blogosfere ha messo su.

Ma è pur sempre una competizione tra cantanti. Una gara con il buco intorno: un buco nero che divora tutto -il retroterra umano di Loredana Bertè, Gianluca Grignani, Little Tony e Toto Cutugno che si ripresentano al Festival dopo aver sconfitto le loro malattie e le loro angosce, i risentimenti dei compaesani di Anna Tatangelo accusati di intolleranza nei confronti dei gay, bla bla bla- ma alla fine lascia solo il ricordo di un paio di ritornelli.

Ergo, dicheno che il vincitore di Sanremo 2008 saranno due.

O tre.

Uno si chiama Riccardo Cocciante. Non parteciperà al Festival, ma è il padre putativo di una coppia ammessa in gara.

Il duo è formata da Lola Ponce e Jo Di Tonno.

Nomi che a molti, me compreso, evocano più il menù di un pranzo di nozze che una canzone melodica.

Pare che invece rispondano bene all'identikit di vincitori ideali tracciato dalle ultime dieci edizioni: un cantante o un gruppo che ha bisogno di una "spinta", o per essere lanciato definitivamente dopo aver saggiato i primi successi (vedi Cristicchi, Elisa, Alessia o Renga) o per riemergere dopo un periodo di crisi (vedi Masini).

I nostri infatti bazzicano nel mondo musicale che conta da più di dieci anni.

Di Tonno ha esordito a Sanremo già nel lontano 1994, e vanta qualche successo discografico. La Ponce, argentina, è una ex attrice di fiction e una cantante pop già conosciuta in Sudamerica e Spagna.

Si sono conosciuti sul palco del musical Notre Dame de Paris, opera musicata da Cocciante, in cui l'uno interpreta il gobbo Quasimodo e l'altra Esmeralda.

L'anno scorso ci ho azzeccato, pronosticando la vittoria di Cristicchi.

Quest'anno riporto una voce. "Dicheno"…

Una piccola licenza "gossipara", tanto per riportare l'evento tv alla sua quintessenza di gara.

Sono rimasto sorpreso anch'io. Da non addetto ai lavori, credevo magari in una "spinta" al solito profilo da lanciare o rilanciare.

Un Fabrizio Moro, ad esempio, per consacrarlo definitivamente. O un Grignani, reduce da un periodo buio.

Ma la mia fonte segreta (per ora, ma se indovina, svelerò chi è!), mi dice che discografici e giuria di qualità punteranno sui quei due.

A meno che la candidatura venga bruciata da una diffusione eccessiva dell'indiscrezione.

Dunque, mi raccomando: non ditelo a nessuno!

Scritto da Style24.it Unit

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