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Sulla Croisette continuano ad avvicendarsi nomi importanti del panorama cinematografico mondiale
Il Festival di Cannes continua a proporre importanti appuntamenti cinematografici con film di altissimo livello.
Ieri in serata è stato il turno di Sofia Coppola e della sua ultima opera The Bling Ring (la quale ha molto diviso la critica, che l’ha giudicato un passo avanti rispetto a Somewhere pur ancora troppo autoindulgente), ma anche del regista israeliano Ari Folman, che è ritornato con una pellicola misteriosa e sperimentale dopo il toccante e sorprendente Valzer con Bashir.
Nuovamente alle prese per metà con una tecnica d’animazione nata a partire da riprese dal vivo, questa volta il suo film The Congress non è un documentario politico ma una storia di fantascienza dark basata liberamente su un libro di Stanislaw Lem, l’autore di Solaris sul tema dello sfruttamento dell’immagine.
È da qualche tempo che a Cannes viene ospitato il vincitore del Sundance e quest’anno non è stato un’eccezione. Fruitvale Station, esordio di Ryan Coogler presentato ieri, è un film di grande impegno civile che racconta lo strisciante razzismo ancora presente in America. Ispirato agli eventi realmente accaduti nel 2008, si narra la storia di Oscar Grant, un ragazzo amato dalla sua famiglia e dalla comunità, ucciso per errore (o per pregiudizio razziale) dalla polizia di Oakland.
Il titolo più atteso di oggi è però Le passé di Asghar Farhadi, autore iraniano segnalatosi con About Elly e Una separazione, vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 2012. Ritroviamo Berenice Bejo, l’attrice del celeberrimo The Artist, in una pellicola girata in Francia in cui si racconta ancora una volta di un divorzio, questa volta avvenuto nel passato, che impedisce ai protagonisti di guardare al futuro. Una sceneggiatura perfettamente calibrata, dilemmi morali e grandi interpretazioni attoriali sono le armi vincenti del film che è stato molto elogiato dalla stampa e che ha serie possibilità di aggiudicarsi la vittoria finale.
In attesa di Sorrentino, segnaliamo gli italiani delle categorie minori. Nella sezione della Semaine de la Critique ha esordito Salvo, opera prima di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. il film ha difeso bene i colori del Paese raccontando una vicenda in cui la ferocia della criminalità organizzata viene stemperata dalla capacità di redenzione personale del protagonista eponimo.
Valeria Golino debutterà infine oggi in Un Certain Regard con Miele, film già uscito nelle nostre sale cinematografiche, che vede la bravissima Jasmine Trinca nei panni di una ragazza che per professione pratica l’eutanasia ad ammalati e bisognosi.