Festival di Cannes 2013: film favoriti per la vittoria della Palma

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Chi conquisterà l’ambito riconoscimento? Scopritelo con noi

Una bellissima sessantaseiesima edizione del Festival di Cannes è ormai giunta agli sgoccioli, dato che il concorso ufficiale si può ormai definire chiuso.

La più grande manifestazione cinematografica internazionale quest’anno è riuscita a mantenere le promesse portando sulla Croisette una serie di film di alto livello, che hanno entusiasmato la stampa e, aspetto ancora più importante, anche ne caso in cui i giudizi non siano stati unanimi hanno sviluppato discussioni e polemiche molto interessanti.

Molte pellicole negli ultimi giorni si sono candidate con prepotenza alla vittoria della Palma d’oro più importante e dei premi collaterali.

Vediamo insieme quali sono gli ipotetici film che si contenderanno l’onore di ricevere l’ambita scultura.

Iniziamo con chi probabilmente non ce la farà ma ha comunque fatto sussultare gli animi.

La Vènus à la fourrure di Roman Polanski segna il ritorno dell’esule cineasta polacco a un cinema fatto di ambienti ristretti e abitato da un numero limitato di attori (Mathieu Amalric ed Emmanuelle Seigner), per un’opera divertente e spumeggiante sul rapporto di dominazione reciproca che si sviluppa tra attore e regista.

Only Lovers Left Alive, ultimo film dell’indipendente Jim Jarmusch, è la personale riproposizione della figura dei vampiri in chiave alternativa. Le creature della notte dell’americano (Tilda Swinton e Tom Hiddleston), più che promettere storie d’amore romantiche rappresentano l’ultima memoria storica di un’umanità che sembra aver perso il desiderio di andare avanti e di conservare la propria essenza.

The Immigrant di James Gray ha invece diviso la stampa.

Per alcuni la storia di un immigrata polacca (Marion Cotillard, possibile Palma d’oro) negli USA degli anni 20 rappresenta uno sfavillante omaggio al classicismo americano, mentre per altri si tratta di una ripresa in chiave minore di tematiche meglio espresse in altre opere del regista.

La Vie d’Adèle (Blue is the Warmest Colour) è forse uno dei più papabili trionfatori: Abdellatif Kechiche con il suo cinema iperrealistico ed emozionante ha raccontato una bellissima storia d’amore tra due ragazze che si snoda tra lunghissime scene erotiche e il processo di maturazione della protagonista eponima.

Scalpore del tutto positivo, dunque, e grande ammirazione per la prova delle due attrici principali Lea Seydoux e Adele Exarchopoulos.

Arriva infine il possibile preferito di Steven Spielberg, presidente di giuria di questa edizione. Si intitola Nebraska, ed è l’ultima opera di Alexander Payne. Girato in bianco e nero, il film è una tipica commedia dai toni agrodolci nella quale un viaggio on the road si trasforma in una riflessione sul valore della memoria, virata sottilmente in chiave politica.

Solo domani, tuttavia, sapremo chi verrà incoronato vincitore di Cannes 2013. E chi sa che i pronostici non vengano disattesi: in fondo tutto può succedere a un festival del cinema!