Festival di Cannes 2013: delude Desplechin, applausi per Koreeda

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Giornata travagliata sulla Croisette

Non è la competizione cinematografica a tenere banco in queste ore a Cannes, ma una serie di eventi che per quanto sembrino essere partoriti dalla mente di una sceneggiatore sono in realtà molto più appropriato per la pagina di cronaca dei giornali.

 

Durante la giornata di ieri, infatti, la diretta di Canal+ che si girava sulla spiaggia di Cannes è stata interrotta da alcuni spari. Grandissima confusione, tanto spavento e comprensibile panico alimentato dal fuggi fuggi generale: il colpevole, uno squilibrato di 42 anni, ha esploso dei colpi a salve da una pistola per starter, ma è stato immediatamente bloccato dalla polizia. Nessun ferito, fortunatamente, è anche lo show è ripartito subito dopo.

Dal thriller si passa al giallo, invece, con il furto dei gioielli destinati al red carpet delle stelle, tra i quali ovviamente anche i protagonisti di The Bling Ring di Sofia Coppola: coincidenza vuole che il film narri proprio le scorribande di un gruppo di ragazzini che si introducono nelle ville di vip di Hollywood per trafugare capi di abbigliamento e accessori fashion.

Ma torniamo al concorso, vero motivo di interesse del Festival. Dopo la bella prestazione degli italiani Miele e Salvo oggi è stato il turno del francese Arnaud Despleschin (amato per le sue commedie-drammi psicologici quali Racconto di Natale e I re e la regina) e del giapponese Hirokazu Kore-eda, (After Life, Distance).

Il primo ha proposto Jimmy P, un’ambiziosa pellicola basata su un saggio etnopsichiatrico con protagonisti l’attore feticcio Mathieu Amalric e Benicio del Toro.

L’opera, cui già in molti hanno assegnato la Palma al peggior film, purtroppo sembra aver lasciato fredda la maggior parte della stampa, che non ha apprezzato una storia che gira a vuoto messa in scena con estenuante lentezza.

Discorso del tutto opposto, invece, per il giapponese Like Father Like Son che secondo le stime degli esperti dovrebbe piacere molto al Presidente di Giuria Steven Spielberg. Si tratta infatti di una storia narrata con leggerezza ma pregna di commozione, centrata su uno scambio di bambini in culla: anni dopo le due rispettive famiglie vengono a scoprire l’accaduto e devono quindi decidere se continuare a crescere il figlio “acquisito” o se provare a instaurare un rapporto con quello “naturale”.

Applausi in sala per un film che si candida con decisione alla vittoria finale.

C’è poi grande curiosità questa sera per il ritorno dei fratelli Coen dopo la caduta rappresentata da Il grinta. Inside Llewyn Davis è la cronaca della vita di un cantautore (ispirato a Dave van Ronk) che cerca fortuna nella New York degli anni 60, durante l’esplosione della scena folk. Nel cast Justin Timberlake e Carey Mulligan.