Festival del cinema di Roma: la “Veltroniade” parte con la bionda Bellucci

Si apre oggi la seconda edizione del Festival del cinema di Roma, quello che qualcuno ha definito la Veltroniade, vista la sovraesposizione mediatica del neo leader del Partito Democratico. E' come se fosse una sua festa, una sua creatura, una sua vittoria di cui, certo giustamente, va fiero.

Se dovessimo parlare di star sulla passerella non potremmo non citarlo. Ma passiamo al lato che ci spetta come blog, quello che riguarda il cinema vero e proprio. 

Oggi in programma Fuori Concorso: Anna Magnani, lupa romana, per la regia di Gilles Jacob, un omaggio ad Anna Magnani, un ritratto breve ma capace di rendere giustizia all'eclettismo del suo straordinario talento – è di certo una delle più grandi attrici di ogni tempo.

Magnani è un mostro sacro: emozione, sensibilità, forza tranquilla…Anche nel più piccolo dei ruoli si rivela femmina magnifica e completa nei suoi splendidi 40 anni, capace di un'energia disperata, di risate irrefrenabili, di mutevolezza espressiva, una gamma che spazia dalla comicità alla tragedia straziante – intima e personale.

Non è un caso che molti grandi maestri – Visconti, Pisolini, Rossellini, Renoir… – abbiano adorato averla come interprete per far vibrare questo Stradivari ogni volta capace di superare i limiti della sua stessa arte. Fino ad attingere questa commistione indicibile di audacia, fragilità, umanità. Insomma, una vera romana.

Grazie alla Festa del Cinema di avermi accolto e a Giorgio Gosetti, sottile e generoso, per aver lasciato carta bianca al mio immaginario.

Poi è la volta del primo Film in concorso: Le Deuxieme souffle, per la regia diAlain Corneau, con la bella e nostrana Monica Bellucci in versione biondo platino.

Il film è ambientato nel 1960, Gu, famoso gangster condannato all'ergastolo, scappa di prigione. Vuole lasciare il paese con la donna che ama, Manouche, ma prima deve racimolare i soldi necessari per la fuga. La polizia francese si mobilita per catturarlo ma Gu, esperto criminale, riesce a concludere la rapina senza problemi. Sotto la guida dell'inflessibile Ispettore Blot, la polizia escogita un piano per far credere ai complici di Gu che lui sia un informatore. La lealtà della gang svanisce in un attimo, ma Gu ha ancora dalla sua parte Manouche, decisa a difendere il suo uomo.

Scritto da Style24.it Unit

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