Facci, Grillo, Di Pietro, Vespa e la “Rete che non esiste” (in tv)

Il concetto è fin troppo semplice: la Rete fa paura. La stampa tradizionale è terrorizzata perchè sa bene come andrà a finire tra pochi anni: i principali quotidiani saranno costretti a concentrarsi sulla propria edizione online ma non avranno giornalisti capaci di scrivere e trattare i contenuti editoriali (questa, ad esempio, è una piccola prova).

La televisione sa bene che è iniziato il proprio declino, ha gli anni contati: o meglio, continuerà a sopravvivere, ma non sarà mezzo privilegiato d'informazione e di intrattenimento, sarà solo uno dei canali a disposizione; oltretutto con un pubblico sempre più anziano poco utile a livello d'investimenti pubblicitari.

Sono discorsi già fatti mille volte, ma scovando su Youtube il video qui sotto il discorso è rimbalzato nuovamente nei miei neuroni duepuntozèèro. Prima di tutto: Filippo Facci, quando è in tv, cade in preda al panico; per questo straparla, nella speranza che non lo si stia ascoltando. Da antologia il suo discorso qui sotto sulla "Rete che non esiste". Da antologia anche la sua incapacità di spiegare ciò che in realtà voleva dire: nulla di condivisibile, ma qualcosa che chi frequenta i blog e la Rete può anche intuire. Il resto del mondo no. E non è una gran perdita, proprio per questa ragione mi sembra del tutto inutile spiegare cosa volesse dire (è chiaro? No? Vabbè, tanto volevo puntare l'attenzione su altro, tranquilli.)

Allora ecco il video. Concentratevi su Bruno Vespa e lasciate stare Filippo Facci. Non solo, sappiate che Antonio Di Pietro, anche se mediaticamente travolto da "lacune espressive", è l'unico ad aver capito qualcosa della Rete.

Lo so che vorreste dire due paroline a Facci ma pensate solo a Bruno Vespa. Non lo vedete mentre digita il suo nome su Google? Ve lo immaginate mentre legge migliaia di post che lo descrivono come un pagliaccio dell'informazione. I blogger non lo sopportano.

L'informazione alternativa, che ovviamente trova spazio solo in Rete e non sui canali principali, lo descrive come un uomo senza spina dorsale al servizio dei potenti. E poi c'è Grillo, che non gli risparmia nulla.

In Rete Vespa è del tutto privo di bambagia politica. E' nudo di fronte alla cruda realtà. Non ha un filtro televisivo, perchè in Rete quel filtro salta. Anzi, diciamo che non è mai esistito. Come si può combattere qualcosa che fa paura? Delegittimandola. State attenti quando sentite parlare male della Rete.

Scritto da Style24.it Unit

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