Ezio Greggio, il commovente ricordo del padre scomparso

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La notizia della scomparsa di Nereo Greggio è stata data il 25 Gennaio durante la puntata dello show televisivo Striscia la Notizia.

«Ciao Nereus» è stato l’ultimo commovente saluto dedicatogli da Michelle Hunziker e Jerry Scotti durante la puntata di Striscia. L’uomo era il padre dello storico conduttore del programma, Ezio Greggio. Al momento della sua scomparsa aveva 95 anni. Ezio era molto legato a sua papà da cui dichiara di aver imparato l’ironia.

Il dolce ricordo di Ezio

Ezio Greggio era molto legato al padre Nereo. Il conduttore di Striscia ha dichiarato che i racconti del padre hanno spesso influenzato i suoi successi in campo artistico.

Come lui stesso dichiara, suo padre era un amante della commedia e fino all’ultimo giorno della sua lunga vita non si è mai fatto mancare l’umorismo. “Mio padre, che mi ha insegnato tutto“, sono le parole che Ezio ha utilizzato per descriverlo. La frase per rievocare il padre è molto toccante, ci fa capire come gli insegnamenti dei padri siano di estrema importanza nella vita di un figlio.

Il ricordo che traspare dalle sue parole è di un padre presente e attento alla vita del figlio.

Nel momento in cui Ezio decise di intraprendere la strada del cabaret, Nereo era scettico e preoccupato a causa dell’incertezza del mestiere. Voleva che il figlio seguisse un percorso florido che gli garantisse un futuro tranquillo e sereno. Come tutti i buoni genitori anche Nereo, una volta capito che il cabaret era la strada adatta per il figlio, lo seguì in qualità di fan numero uno. Il padre ha capito cosa fosse importante per il figlio e che cosa gli riuscisse bene.

Ha saputo ben interpretare le parole di Ezio. Tutto ciò ci fa intuire come Nereo fosse presente nella vita del figlio e di come abbia saputo ascoltarlo per capire le vere attitudini del figlio.

L’insegnamento della vita

Ezio Greggio è da anni che fa ridere gli italiani grazie ai suoi film ma anche al suo programma televisivo. Un grande grazie va sia a lui ma anche al padre che, come Ezio racconta, ha saputo insegnargli l’ironia.

Senza questo insegnamento, che Ezio è riuscito a portare con sé per tutta la sua vita, probabilmente non lo conosceremmo nella veste in cui è divenuto famoso. E’ stato dunque il padre che è riuscito involontariamente a garantirgli un futuro grazie ad un semplice insegnamento, proprio quel futuro su cui era scettico e incerto ma che si è rivelato essere la sua fortuna. Grazie a ciò il legame tra padre e figlio è rimasto così coeso.

Spesso Ezio dedicava al padre un saluto con il soprannome di “Nereus” direttamente dal bancone di Striscia.

Una vita quasi cinematografica

Quando Ezio racconta la vita del padre è solito definirla al limite del cinematografico. Nato nel 1923, a cavallo tra le due guerre mondiali, combatté la seconda per quattro anni. Fu un soldato in Grecia e si rifiutò di tornare in Italia per combattere contro i partigiani tra cui c’erano dei suoi parenti.

Venne così deportato in Germania e ivi rimase per tre anni, in un campo di concentramento. Al termine della guerra divenne il direttore di una industria tessile nella quale lavorava anche la mamma di Ezio.