Esplorando la vita di Ed Gein nel documentario “Monster” su Netflix

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Recentemente rilasciato su Netflix, Monster: The Ed Gein Story riporta in vita la inquietante narrazione di uno dei serial killer più noti d’America.

Con la creatività di Ryan Murphy, questa serie agghiacciante non solo reintroduce Ed Gein, ma esplora anche la sua profonda influenza sul genere horror. Questo articolo analizza la vita e l’eredità di Gein, un uomo le cui azioni distorte hanno ispirato numerosi personaggi iconici del terrore.

Gli anni giovanili di Ed Gein

Ed Gein nacque e crebbe in una fattoria isolata a Plainfield, Wisconsin, sotto la rigida e opprimente autorità di sua madre, Augusta, profondamente religiosa.

Lei instillò in lui la convinzione che le donne dovessero essere considerate malvagie e corrotte. Suo padre era perlopiù assente e la perdita prematura del fratello maggiore in circostanze misteriose lasciò un segno profondo in lui. La serie ritrae una scena agghiacciante in cui Ed sembra colpire a morte il fratello, un’affermazione rimasta non provata nella realtà.

La discesa nella follia

Con il passare degli anni, la curiosità morbosa di Ed lo portò a disturbare le tombe dei defunti, un atto che prefigurava le sue successive attività raccapriccianti.

La serie naviga con maestria nella vita di Ed, intercalando le sue azioni con varie cronologie, inclusi gli orrori della Seconda Guerra Mondiale attraverso la prospettiva di Ilse Koch, una nota criminale di guerra. Il contrasto di queste narrazioni aggiunge profondità al personaggio di Ed, evidenziando la sua discesa nella follia.

Relazioni contorte e crimini agghiaccianti

Il primo episodio approfondisce la complessa relazione di Ed con le donne, in particolare con sua madre, la cui morte lo colpì profondamente.

Dopo la sua scomparsa, Ed mostrò un comportamento disturbante mantenendo il suo corpo in decomposizione nella loro casa, creando una realtà delirante in cui coesistevano. Questa rappresentazione sottolinea l’incapacità di Ed di separare la realtà dalle sue oscure fantasie.

Le vittime e la casa degli orrori

Con il progredire della narrazione, la cupa fascinazione di Ed per i morti aumenta. Tra le sue vittime vi è Evelyn Hartley, una ragazza adolescente la cui scomparsa negli anni ’50 scioccò la comunità.

Inoltre, la serie introduce un sottotrama romantica fittizia con un personaggio di nome Adeline Watkins, un interesse amoroso che successivamente afferma di aver condiviso una relazione a lungo termine con Ed, una narrazione che ha suscitato scetticismo.

L’ultimo omicidio noto di Ed fu quello di Bernice Worden, proprietaria di un negozio di ferramenta locale. Dopo questo atto orribile, le forze dell’ordine scoprirono una casa piena di trofei grotteschi dei suoi crimini, inclusi maschere di pelle e resti umani.

La natura raccapricciante di queste scoperte portò gli investigatori a sospettare che Ed potesse essere coinvolto in centinaia di omicidi, sebbene egli confessò solo due omicidi.

Le conseguenze e l’eredità di Ed Gein

Dopo il suo arresto, lo stato mentale di Ed Gein fu valutato, ritenendolo non idoneo a essere giudicato, con conseguente confinamento in una struttura psichiatrica. Qui, gli fu diagnosticata la schizofrenia. La sua fattoria divenne un’attrazione macabra per turisti, attratti dalla figura dell’uomo dietro l’orrore.

La vita nella struttura psichiatrica

Durante il suo soggiorno nell’ospedale psichiatrico, Ed si dedicò a hobby meno sinistri, come lavorare a tappeti e sperimentare con la radio amatoriale, un passatempo che gli permise di connettersi con il mondo esterno. Attraverso le sue conversazioni radiofoniche, intraprese una forma di auto-terapia, immaginando discussioni con figure infami come Ilse Koch, che tragicamente si suicidò nel 1967.

La storia culmina in modo surreale, poiché le fantasie di Ed si intrecciano con la sua realtà.

Egli si immagina mentre aiuta l’FBI nella caccia ad altri serial killer, illustrando come la sua mente sia diventata un caos di paura e illusione. Alla fine, Ed Gein trascorse il resto della sua vita nella struttura psichiatrica, morendo all’età di 77 anni a causa di problemi respiratori.

Nei momenti finali della serie, l’eredità inquietante di Ed Gein si chiude quando alcuni adolescenti turbolenti rubano la sua lapide, solo per essere accolti dagli spettri delle sue creazioni cinematografiche, racchiudendo l’impatto duraturo della sua vita sulla cultura popolare.