Un bosco lillipuziano tutto da esplorare: il cartone Epic nasconde un messaggio ecologista
Ritornano al cinema i Blue Sky Studios, gli autori della quadrilogia dedicata a L’era glaciale, di Rio e di Robots.
Dopo una saga che è andata calando di qualità (e di riscontro di pubblico e di critica), il regista e fondatore Chris Wedge ha deciso di prendere spunto da un libro di William Joyce, già autore dei volumi che hanno ispirato il tecnicamente valido Le 5 leggende, per produrre un nuovo titolo d’animazione in grado di coniugare avventura, maturazione adolescenziale e un sano e un po’ pedante messaggio ecologista.
La trama di Epic infatti ricorda non poco pellicole non così antiche come Avatar, Arthur e il popolo dei Minimei e Arrietty, ovvero canovacci in cui un protagonista esterno entra a contatto (qui opportunamente miniaturizzato) con un mondo altro, in cui vigono leggi e ideali differenti dal grigio universo quotidiano di partenza.
È quanto avviene alla diciassettenne Mary Katherine quando per recuperare un rapporto instabile con il padre decide di andarlo a trovare nella casa della sua infanzia, dove il genitore si è rintanato per studiare ossessivamente quello che viene definito nel folklore “il piccolo popolo”.
La ragazza, come tutti del resto, crede si tratti solo di sogni a occhi aperti, menzogne o segni di follia, ma deve ricredersi nel momento in cui un evento magico la trasporta nel bosco lillipuziano dei Leafman, i minuscoli abitanti del bosco.
Mary Katherine si troverà invischiata nella lotta che oppone i suoi nuovi amici ai crudeli Bogani, che hanno come obiettivo la distruzione di ogni forma di vita.
La versione originale del film è doppiata da personaggi come Beyoncé Knowles, Aziz Ansari, Colin Farrell, Josh Hutcherson e Amanda Seyfried, mentre per quanto riguarda il film italiano hanno prestato la propria voce Lillo & Greg, Giancarlo Giannini, Maria Grazia Cucinotta e il leggendario cantante Francesco Di Giacomo del Banco del Mutuo Soccorso.