Elsa Fornero al cimitero dice la t-shirt dello scandalo

Tutti a parlare di violenza e terrorismo per la maglietta choc della militante comunista, ma quando Bossi dice che il Nord farà fuori Monti nessuno apre bocca

Visto che la madre dei cretini è sempre incinta, ricordare l’ovvio – e cioè che in un sistema democratico la violenza è sempre eticamente indifendibile e per di più controproducente – è cosa buona e giusta. Dunque anche noi ci accodiamo al biasimo generale per la maglietta mostrata da una manifestante che recitava “Fornero al cimitero” e invitiamo Oliviero Diliberto, il leader comunista beccato dai fotografi a parlare con la signora, a stare più attento alle t-shirt indossate dai suoi simpatizzanti.

Detto questo, nelle polemiche che si sono scatenate in questi giorni, soprattutto su alcuni giornali, ci si vede poca buona fede e molta strumentalità. Intanto, diciamolo, tutto questo evocare gli anni di piombo e il terrorismo ad ogni episodio insignificante di contestazione fuori dalla righe, appare oggettivamente ridicolo. O meglio molto furbo, perché tende a stroncare sul nascere qualsiasi contestazione, a toglierle legittimità e cittadinanza: se sei contro di me, sei un terrorista, questa l’equazione subdola che alcuni vorrebbero far passare.

Operazione in cui era maestro l’ex ministro Sacconi, che ad ogni critica evocava il rischio della violenza politica, e realizzata da ultimo con rivoltante cinismo dal Foglio di Ferrara, che venerdì accostava la foto dell’assassinio di Biagi a quella della maglietta contro la Fornero.

Poi a voler essere pignoli, verrebbe da chiedersi come mai questa indignazione si manifesti a corrente alterna, quasi che l’ammirevole refrattarietà alla contestazione fuori dalle righe e alla politica dell’odio andasse e venisse a seconda dei protagonisti.

Per esempio, dov’erano Ferrara e Sacconi quando Berlusconi avvertiva che la sinistra italiana avrebbe portato “violenza, terrore e morte”? E dov’è l’indignazione a 360 gradi per la maglietta dello scandalo quando Bossi parla di fucili padani pronti alla secessione o, dichiarazione recentissima, minaccia indirettamente il presidente del Consiglio, sentenziando che “il Nord lo farà fuori”?

(In foto: Diliberto e la maglietta dello scandalo; fonte: Roma2011).

Scritto da Style24.it Unit
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