Ellen Page e il coming out: “È stata una liberazione”

Laura Anna Gritti

Architetto di formazione montessoriana, classe 1980 e bergamasca DOC, preferisco scrivere piuttosto che parlare. Ottima ascoltatrice e pessima osservatrice, con i miei testi mi piace riportare in maniera comprensibile a tutti anche gli argomenti più complessi. Appassionata di edilizia tradizionale e di jazz, adoro scrivere di trash per aggiungere quel pizzico di cinismo che riporta con i piedi per terra anche i sognatori incalliti.

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Forse il nome Ellen Page al pubblico italiano non suona così tanto familiare.

Se però si specifica che è l’attrice protagonista del film ‘Juno‘, che qualche anno fa ha avuto un grandissimo successo, allora tutto è più chiaro. Fatto sta che Ellen è un’attrice lanciatissima. Giusto in questi giorni su Netflix è uscita una serie TV dal titolo ‘The Umbrella Academy‘ che la vede tra i protagonisti. L’occasione è buona per rilasciare qualche intervista e togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Ad esempio sul coming out che la Page ha fatto tempo fa.

Sì, perché l’attrice, ancora molto giovane e ancora più giovane quando ha dichiarato al mondo le sue preferenze sessuali, soffriva parecchio, prima di potersi comportare liberamente in pubblico.

Il coming out di Ellen Page

L’occasione giusta si è presentata durante un’intervista al magazine inglese Metro. Ellen Page ha potuto parlare liberamente di quella che era la sua vita prima del coming out di due anni fa in cui ha dichiarato senza paura di essere gay.

All’epoca Ellen aveva 26 anni. Molto giovane, ma già famosissima e con le idee chiare. Fatto sta che prima di arrivare alla data del coming out, la Page ha vissuto tutta una vita basata sul tener nascosto chi fosse veramente. Almeno dal punto di vista della preferenza sessuale. Questo cosa significa? Significa incontrare le compagne di nascosto. Sempre in casa, avendo cura che “le donne che frequentavo lasciassero la mia casa attraverso uscite secondarie o le costringevo a nascondersi nei bagni degli hotel quando arrivava il servizio in camera“.

Durante l’intervista Ellen Page ha spiegato a Metro che “Prima di compiere 27 anni a malapena sfioravo o riuscivo a sfiorare una donna in pubblico“. Questo l’ha portata a soffrire di tremendi attacchi di panico. Svaniti nel nulla grazie al coming out, la migliore di tutte le terapie. Prima ancora di pagare grandi luminari per farci dare una mano, conviene guardarci dentro, capire cosa non va e cercare di cambiare la situazione.

In autonomia. Come ha fatto Ellen.

Nomination all’Oscar per Juno

Qualcuno vicino ad Ellen Page sapeva. E qual è stato il consiglio? “Per anni sono stata costretta a nascondere la verità. Per anni mi sono sentita dire che se avessi dichiarato di essere gay la mia carriera sarebbe finita“. Non dimentichiamo che la Page è partita con il botto. Classe 1987, dopo alcune parti in film tv e telefilm, anche come doppiatrice, ha avuto ruoli importanti nella saga ‘X-men‘, ma ha incontrato il successo vero come protagonista di ‘Juno‘.

Con tanto di nomination all’Oscar. Qui siamo nel 2007, lei è giovanissima e si trova ad affrontare un grande successo. Normale quindi affidarsi al consiglio degli altri e temere il giudizio del pubblico.

Oggi le cose sono completamente cambiate. Non solo Ellen nel 2018 si è sposata con la ballerina canadese Emma Portner, ma è attivista per il movimento che si occupa dei diritti lgbt e la sua carriera cinematografica va a gonfie vele.

Merito della felicità e dell’equilibrio interiore ritrovati.