Elisabetta Canalis censurata da Instagram: la foto dello scandalo

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Elisabetta Canalis è stata censurata da Instagram per aver condiviso una fotografia che viola le regole del social.

L’immagine in questione è stata postata anche da Andrea Varani, che ha avuto più fortuna dell’ex velina di Striscia la Notizia.

Elisabetta Canalis censurata da Instagram

Perché Elisabetta Canalis è stata censurata da Instagram mentre Andrea Varani no? La risposta è molto semplice: l’ex velina di Striscia la Notizia ha lasciato in mostra il capezzolo, mentre l’amico l’ha coperto in modo certosino, rendendolo del tutto irriconoscibile. L’immagine dello scandalo ritrae Elisabetta con indosso un paio di jeans e basta.

Il seno è nudo e, anche se di profilo, il capezzolo è evidente.

La censura è legata al capezzolo

La Canalis è stata censurata da Instagram perché ha dimenticato di coprire il capezzolo. “A me l’ha bannata“, ha esclamato Elisabetta tra i commenti della stessa foto condivisa da Varani. Sia chiaro, lo scatto non ha nulla di volgare, ma la policy del social è chiara: i capezzoli femminili sono vietati, se non in allattamento.

Elisabetta penalizzata dalla policy di Instagram

In materia di censura, Instagram è chiaro: “Sappiamo che talvolta le persone desiderano condividere immagini di nudo artistiche o di natura creativa, ma per diversi motivi non è consentita la pubblicazione di contenuti di nudo su Instagram. Sono inclusi le foto, i video e altri contenuti creati con strumenti digitali che mostrano rapporti sessuali, genitali e primi piani di fondoschiena nudi. Sono comprese inoltre alcune foto con capezzoli femminili in vista, tranne che nel contesto di allattamento al seno, parto e momenti successivi al parto, situazioni correlate alla salute (ad es.

in seguito a una mastectomia, sensibilizzazione sul cancro al seno o chirurgia di conferma del genere) o atto di protesta“.