Elezioni 2011, Berlusconi è come il bue che dice cornuto all’asino!

Nel day after della secca sconfitta della destra, i berlusconiani sono già schierati in forze su tutti i teleschermi ad arrampicarsi indegnamente sugli specchi, sfidando le leggi della matematica e cercando di blaterare di “sostanziale pareggio”. Ma, lasciando perdere gli aspetti comici, ciò che più lascia sbalorditi sono le interpretazioni del voto. Secondo i servitori del sultano, da Sallusti a Cicchitto (ieri a Ballarò), a Milano e altrove avrebbero vinto gli “estremisti”. Perché loro, appunto, sarebbero i moderati.

Ora, a parte che non esiste parola più fumosa e vuota di “moderati” – cosa vorrebbe esattamente dire non è mai riuscito a dirlo nessuno – una cosa è certa: Berlusconi e il suo partito non possono essere definiti tali neppure nella più acrobatica a surreale accezione del termine.

Voglio dire, moderati? Moderato Berlusconi? Quello che grida che i magistrati sono un cancro della democrazia? Quello che dice che è moralmente lecito evadere le tasse e che annuncia di non pagare il canone della Rai? Quello che promette che non saranno abbattute le case abusive a Napoli? Quello che chiama gli avversari “coglioni” o “terroristi”, a seconda di come si sveglia, e sostiene che la sinistra porti terrore, distruzione e morte? Quello che bacia la mano a Gheddafi, loda il desposta Lukashenko e si dice amico fraterno di Putin? Quello che racconta in pubblico barzellette condite di bestemmie? Quello plurindagato che passa il tempo a organizzare festini con puttane minorenni? Decisamente: una risata li seppellirà.

(Nella foto: Crudelia Santanchè, tipico esempio di moderata. Fonte:static.blogo).

Scritto da Style24.it Unit

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