Easy Girl: una commedia adolescenziale di qualità

Difficile trovare nell’odierno panorama cinematografico delle commedie americane che non puntino tutto sul demenziale o sul sentimentale andante, fino allo stucchevole. Esempio forte di commedia d’ambiente, focalizzata sulla descrizione seria del college e del mondo adolescenziale, Juno assomiglia molto a questo Easy Girl: entrambi vedono come protagoniste due ragazze intelligenti, anticonformiste e sicure di sé, alle prese con una situazione peculiare (una gravidanza inaspettata e la nome, falsa ma auto-alimentata, di sgualdrina della scuola) dalla quale escono senza troppi patemi d’animo e scene madri lacrimose.

La storia di questa pellicola è presto detta. Stufa delle domande dell’amica, Olive inventa la propria perdita della verginità con dovizia di particolari eccessiva ed estrema. La notizia si sparge per tutta la scuola e presto la ragazza viene emarginata per i suoi presunti flirt con tutto uno stormo di nerd e altri emarginati, i quali ricompensano economicamente le bugie (e solo quello) che xxx lascia correre su se stessa. Ovviamente la situazione non può durare a lungo e presto tutte le menzogne si ritorceranno contro chi le ha pronunciate…

I risultati di questo approccio liberal-realistico alla materia trattata sono però diversi: mentre il film scritto da Cody Diablo e diretto da Ivan Reitman, dalle ambizioni più alte, risultava a tratti artificioso e saccente come il personaggio eponimo, l’opera di xxx con Emma Stone mira sicuramente più in basso e da questa umiltà trae una sincerità ed una malinconia non comuni in un prodotto del genere.

Il riferimento ad un’epoca più semplice ed immediata, lontana dal vuoto ricorrere a cliché e dalla perdita di senso del post-moderno, è esplicitata diegeticamente dalla protagonista: le commedie di John Hughes, gli anni 80, un’età dell’innocenza (in questo ambito) in cui l’espressione diretta e naif dei sentimenti era possibile.

Easy Girl è così una commedia adolescenziale di onesta qualità media come se ne realizzavano una volta (Breakfast Club, Sixteen candles – un compleanno da ricordare), con una Emma Stone carina e carismatica, che sicuramente vedremo in altri film del genere, dato il suo grande talento, sorretta dalle convincenti prove dei personaggi secondari (Stanley Tucci, Lisa Kudrow, Patricia Clarkson); inoltre non lesina riflessioni interessanti su concetti complessi quali la percezione di sé attraverso gli occhi degli altri e le problematiche legate all’essere oggetto di discorso senza poter intervenire in merito.  

Scritto da Style24.it Unit

Lascia un commento

Leggi anche
Contentsads.com