E se dopo Berlusconi a Porta a porta ci andasse Veronica Lario?

Il fatto che ieri Berlusconi si sia catapultato da Bruno Vespa per raccontare la sua versione dei fatti, in breve: non ho nessuna colpa e mia moglie è caduta in una trappola ordita dai comunisti, la dice lunga su ciò che a questo punto teme di più: la possibilità che il divorzio con la consorte possa avere delle ripercussioni politiche, rispetto ad una possibile erosione del consenso popolare di cui gode. Ma davvero la fine del matrimonio con Veronica Lario può condizionare le scelte degli elettori e scalfire l'alto gradimento che gli italiani, negli ultimi sondaggi, dichiarano di avere per il premier?

A dirla tutta sembra improbabile che questo avvenga, soprattutto se la faccenda dovesse essere derubricata a fatto privato – obiettivo al quale chiaramente mira il presidente del Consiglio e il suo entourage – e si riuscisse a gestire l'intera vicenda tenendo a debita distanza i riflettori dei media.

Certo se invece Veronica decidesse di giocare pesante e di apparire nei talk show televisivi a raccontare le presunte malefatte del consorte, le cose potrebbero cambiare. Non dovrebbe neppure aggiungere altro rispetto a quello che ha già detto, che la stampa ha riportato e che l'informazione televisiva ha in larga parte oscurato.

Immaginate la scena: la signora Lario che in diretta televisiva confessa tutta l'umiliazione provata per gli atteggiamenti del marito, gli rimprovera di non aver mai partecipato ad un diciottesimo compleanno dei figli e lo accusa di frequentare delle minorenni, parlando di «vergini che si offrono al drago».

Beh in questo caso forse anche l'incorruttibile casalinga di Voghera potrebbe cominciare a nutrire qualche perplessità su quello che si è sempre presentato come un padre meraviglioso e un marito perfetto, ostentando – nei settimanali di cui è proprietario – dei quadretti domestici da famiglia del Mulino bianco.

Ma non è detto: dopo 15 anni di televisione di regime e con la libertà d'informazione attuale è più probabile che il premier venga visto come una povera vittima o, al massimo, come un arzillo e simpatico buontempone a cui si può perdonare qualche eccesso. Anzi, vista l'aria che tira alla fine i giornalisti di regime ci faranno credere che Veronica è una spia del Kgb, al centro di un complotto comunista per danneggiare Berlusconi.

E poi, a pensarci bene, dove mai potrebbe andare a parlare la signora Lario? Non certo dal fido amico del premier, Bruno Vespa, e neppure su Mediaset, figuriamoci. Forse da qualche conduttore "comunista" della Rai? Anche qua la cosa è altamente improbabile: invitare Veronica equivarrebbe infatti a farsi cancellare istantaneamente la trasmissione. Enzo Biagi, per esempio, fu cacciato per molto meno.

Scritto da Style24.it Unit

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