E il Tg4 scoprì l’opposizione: Bersani da Emilio Fede. E va bene così…

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La notizia è di quelle gustose, per il piccolo schermo si tratta quasi di un evento: Pierluigi Bersani, segretario dei democratici, lunedì scorso ha partecipato in qualità di ospite al Tg4 di Emilio Fede , il più spudorato esempio di televisione partigiana e di propaganda politica filogovernativa.

Spudorato ma anche, occorre dirlo, scoperto e alla luce del sole, in un panorama informativo dove sono in tanti a fingersi liberi e indipendenti nascondendo, con la peggiore ipocrisia, un servilismo tanto più pericoloso quanto, appunto, celato e subdolo.

Comunque si apre il dibattito: ha fatto bene o ha fatto male il segretario del Pd ad accettare l'invito del gran ciambellano della corte di re Silvio? I duri e puri probabilmente sbraiteranno di fronte al semplice interrogativo, del resto è da diverso tempo che una parte dell'intellighenzia di sinistra invita l'opposizione a disertare la televisione di regime, specialmente quelle trasmissioni smaccatamente di parte come, e non c'è esempio più facile da fare, il notiziario diretto da Emilio Fede.

Del resto nello schieramento di centro destra si possono udire, anche più di frequente, appelli del tutto simili, che invitano i parlamentari di Pdl e Lega a disertare i programmi considerati pregiudizialmente avversi all'esecutivo, come per esempio l'odiato Annozero di Santoro. Anzi, nella maggioranza è stato Silvio Berlusconi in persona che più di una volta si è fatto sentire in questo senso, consigliando a ministri e onorevoli di evitare di apparire nelle "trasmissione nemiche".

Solo che da entrambe le parti questi appelli sono sempre caduti nel vuoto: così come l'opposizione non manca di presenziare a Porta a porta o Matrix, così Ghedini o chi per lui non rinuncerebbe mai a proferire il suo "ma va là" nel programma di Michele Santoro. Per fortuna, perché offrirsi solo alle domande dei giornalisti amici, come in verità ha sempre fatto il premier, non solo è indice di scarso coraggio e spirito sportivo, ma rischia di produrre un'informazione tra le più soporifere possibili.

Chi non dorme, per esempio, quando Vespa intervista Berlusconi?

E poi, diciamoci, la verità, la scelta di disertare i talk considerati nemici è anche una mossa poco intelligente: per vincere le elezioni bisogna spostare voti, rubarli all'avversario, e quale occasione migliore di quella di presentarsi alle trasmissioni preferite dagli elettori dell'altra parte? Magari si fa breccia su qualcuno. Insomma, per farla breve: Bersani ha fatto benissimo. Del resto, se l'opposizione dovesse decidere di rifiutare tutti gli inviti dei conduttori filoberlusconiani, finirebbe davvero con lo sparire dallo schermo.

E non solo.

(Nel video: la prima parte dell'intervento di Bersani al Tg4).