Dracula 3000, Rambo turco, Alex l’Ariete: perle del cinema

Ieri su Italia 1 han trasmesso Panarea, magnifico trash-cult di cui tutti noi italioti dovremmo andar fieri vita natural durante. Il Daveblog, per dire, scrive un piccolo post-ricordo ogni volta che qualche tv ha il coraggio di rimandarlo in onda.

Ero l che mi guardavo scene memorabili tipo questa, e mi son detto: “VabbŠ, ma io avr• pur visto qualcosa di ancor pi— terrificante, giusto?“.

Giusto.

Vi propongo quattro perle della cinematografia mondiale.

IL RAMBO TURCO: conosciuto su internet come “turkish rambo“. Una ciofeca inenarrabile. Straordinario il protagonista, che se ne va in giro con il bazooka della Chicco e che, ogni volta che si china, trova casualmente altre munizioni, manco fosse Doom o Wolfenstein 3D. Splendida la morte del soldato a 02.05, trasudante di pathos.

FILM INDIANO CHE NON SO COME SI CHIAMA MA E’ SPLENDIDO LO STESSO: la prima volta che ho visto il video, anni fa, ho riso mezz’ora. La pi— straordinaria scena di fuga di tutta la storia del cinema. Tralasciate per un attimo quel che devono subire quei poveri cavalli e soffermatevi, please, sull’immortale sequenza in cui il super-protagonista strafigo, trascinato da due destrieri, con un colpo di reni piomba su un lampione dritto con le *palle* (evidentemente le ha di titanio, perchŠ non fa una grinza) riuscendo a far cappottare animali e cavalieri. Senza parlare delle jeep che svolazzano per l’aere se colpite da un tubo di scappamento, della fantasmagorica scivolata col cavallo sotto il camion e della insensata gara finale a chi scassa pi— vetrate col muso.

ALEX L’ARIETE: Albertone Tomba e Michelle Hunziker. Ed Š subito leggenda.

Ma la ciofeca pi— imbarazzante che abbia mai visto Š…

DRACULA 3000: diversi siti di cinema lo bollano come uno dei film peggiori di tutti i tempi, e non posso dar loro torto. Ho avuto occasione di ammirarlo qualche anno fa su Sky Cinema e mi ha folgorato. Per parlarne, giuro, ci vorrebbe un post a parte. In estrema sintesi, un gruppo di dementi combatte un vampiro a bordo d’un cargo spaziale. Detta cos potrebbe sembrarvi una monumentale scemenza, e invece… avreste ragione. Tenete conto che:

1) il film pu• vantare uno dei rarissimi esempi di insensata morte off-screen del protagonista (nel senso che lo spettatore non vede la morte dell’eroe principale: sparisce e basta);

2) la recitazione Š ad un livello pre-scolare e la sceneggiatura pare scritta da una truppa di oranghi ubriachi;

3) il finale si incarta in un ridicolo vicolo cieco narrativo che urla “siamo fuori budget!” come poche altre cose al mondo. Eccovi la scena conclusiva, in cui gli unici due superstiti, dopo aver richiuso un portello (!) sul braccio del vampiro ed essersi cos messi in salvo (nel senso che loro rimangono in una sala mentre il vampiro, senza braccio ma provvisto di sciccoso mantello, vaga come un pirla – vampirla? – per i corridoi della nave. Non sto scherzando!) decidono come sfruttare le loro ultime ore di vita.

Scritto da Style24.it Unit

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