Dieta plank: come funziona e quanto fa dimagrire davvero

La cosiddetta dieta plank deve il suo nome allo scienziato Marx Planck, nato nel diciannovesimo secolo e morto nel 1947. Fisico di nazionalità tedesca, Planck scoprì e divulgò la teoria dei quanti, ovvero la fisica quantistica. Occorre precisare, a onor del vero, che non esiste un vero legame tra lo scienziato e l’omonima dieta. Infatti la Società Marx Planck, ente pubblico tedesco dell’attività scientifica, ha smentito qualunque collegamento tra il lavoro di Planck e gli obiettivi di questa dieta. Le ragioni che hanno portato alla scelta di tale nome risultano dunque oscure, e ciò potrebbe condurre molti a dubitare dell’efficacia del metodo stesso, tacciandolo dal principio di scarsa affidabilità. Ma vediamo meglio di cosa si tratta a come funziona.
Dieta plank, come funziona il regime alimentare
La dieta plank è un sistema di calo ponderale. Si tratta di una dieta iperproteica da applicare per un periodo molto breve, di sole due settimane. Al suo termine, si dovrebbe riscontrare una perdita di peso di ben 9 chilogrammi circa. Al termine di questo periodo, grazie alle modifiche di tipo metabolico subite dall’organismo, il peso dovrebbe mantenersi costante per circa tre anni.

La plank è una tecnica di dimagrimento ‘lampo‘ e iperproteica. Ciò implica che la perdita di peso avviene in tempi straordinariamente brevi e che l’apporto proteico supera di gran lunga qualsiasi raccomandazione per una dieta equilibrata. Le stranezza di questo particolare tipo di dieta non terminano qui. Infatti, in primo luogo, la plank non viene associata ad alcun tipo di esercizio fisico, dato alquanto bizzarro per un regime dietetico. Inoltre, non si fa alcun riferimento alle dosi degli alimenti che è possibile assumere nelle due settimane di regime. La dieta prevede invece la riduzione drastica o, talvolta, la completa eliminazione, di alcuni normali ingredienti, come zucchero e olio.
Dieta plank, il menù di mantenimento
Il mantenimento da effettuare dopo le due settimane di plank risulta spesso molto più complicato della dieta stessa. Passati i 14 giorni, bisognerebbe cominciare a introdurre di nuovo piccole porzioni di carboidrati quotidiane, soprattutto di pane o pasta. Solo dopo qualche giorno è possibile tornare a consumare anche la frutta. I secondi piatti dovrebbero essere consumati due volte al giorno. Per quanto riguarda invece i grassi, sarebbe bene inserirli sin da subito, ma limitatamente all’olio extravergine di oliva.

Per il mantenimento, ricordate comunque che ogni organismo reagisce in maniera diversa. Quelle elencate sono linee generali, ma per adattare al meglio l’alimentazione al vostro metabolismo dovreste consultare una nutrizionista.
Dieta plank, gli alimenti concessi
Ma quali sono gli alimenti da consumare e quali quelli da evitare nel corso della dieta?

In primo luogo, sono da ridurre al minimo l’alcool e gli zuccheri, mentre i carboidrati vanno fortemente limitati. Il formaggio, invece, è concesso ma solo nella sua variante svizzera.

Essendo una dieta iperproteica, la plank consiglia ovviamente l’assunzione di cibi con alto contenuto proteico. Tra questi, i principali sono le uova, il pollo, il caffè amaro, le carote, le bistecche proteiche e le insalate moderatamente condite con limone, poco sale e poco olio.

 

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