Depressione stagionale: come riconoscerla e combatterla

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Non si tratta semplicemente di “essere un pò giù di morale”, questo calo dell’umore può essere il segnale della depressione stagionale, un disturbo che ogni anno colpisce numerosi soggetti. Dovuto al fatto che le giornate, da lunghe e calde, diventano corte e fredde, riportando alla solita routine quotidiana: ci si sveglia presto, si va a lavorare, si torna a casa dopo ore di impegni senza un momento di tregua. Il sole è già calato quando si cena, e la stanchezza rende difficile godersi anche piccoli momenti di relax. Ci si siede davanti alla televisione e ci si addormenta quasi subito, solo per svegliarsi il mattino dopo e ricominciare tutto da capo. Questo cambiamento drastico nella luce e nella durata delle giornate può generare così tristezza, apatia e mancanza di motivazione. Sensazioni difficili da scrollarsi di dosso, che caratterizzano proprio la depressione stagionale.

Cosa si intende per “depressione stagionale”?

La depressione stagionale, conosciuta anche come “Disturbo Affettivo Stagionale” (SAD, Seasonal Affective Disorder), è una particolare forma di depressione che si manifesta con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno, per poi diminuire con la primavera e l’estate. Secondo la psicologa dottoressa Chiara Venturi – esperta in disturbi dell’umore – questo disagio psicologico legato al cambio di stagione è causato soprattutto dalla riduzione delle ore di luce naturale, che influisce negativamente sul nostro equilibrio psicofisico.

I sintomi della depressione stagionale

La depressione stagionale presenta sintomi simili a quelli della depressione maggiore. Questi possono variare da persona a persona, ma i più comuni includono:

  • Umore basso e persistente, che può durare per giorni o settimane;
  • Perdita di interesse per le attività quotidiane, anche quelle che prima davano piacere;
  • Cambiamenti nell’appetito, con tendenza a mangiare di più, soprattutto carboidrati, oppure al contrario una perdita dell’appetito con conseguente calo del peso;
  • Stanchezza costante, sia fisica che mentale;
  • Difficoltà di concentrazione;
  • Disturbi del sonno, si dorme troppo o troppo poco;
  • Irritabilità e cambiamenti di umore improvvisi.

Ansia stagionale: un sintomo spesso collegato

In molti casi, alla depressione stagionale si accompagna anche una forma di ansia legata ai cambiamenti stagionali. Le persone possono sentirsi in difficoltà con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno, sviluppando preoccupazioni legate al clima, al cambio di abitudini, all’abbigliamento e alla gestione dei ritmi quotidiani.

Esiste anche la depressione stagionale “estiva”

Oltre alla più conosciuta forma invernale, la depressione stagionale può manifestarsi anche durante i mesi caldi, dando origine alla sua variante estiva. Anche la primavera e l’estate, infatti, possono rappresentare un periodo difficile per alcune persone, seppur in misura minore rispetto all’inverno. In genere, questa forma si manifesta all’inizio della primavera, raggiunge il suo picco durante l’estate e tende a diminuire con l’arrivo dell’autunno.

Questa condizione può colpire chi fatica ad adattarsi a:

  • temperature elevate,
  • cambiamenti di routine
  • una maggiore vita sociale, con più eventi, uscite e vacanze.

Come si può curare questo disturbo?

La depressione stagionale si può gestire in diversi modi. Tra i trattamenti più comuni ci sono:

  • la fototerapia, che consiste nell’esposizione a luci speciali simili a quella naturale del sole.
  • La mindfulness, chi soffre di questo disturbo fa fatica a gestire lo stress, per questo la meditazione può aiutare a ridurlo.
  • L’attività fisica regolare, che aiuta a migliorare l’umore.
  • Una buona alimentazione
  • Un sonno regolare
  • L’aiuto di uno specialista, come uno psicologo o uno psichiatra, che può consigliare una terapia psicologica o, se necessario, farmaci specifici.

E’ importante, quindi, riconoscere i sintomi e chiedere aiuto per affrontare al meglio questo malessere.