Demi Moore e la dipendenza dall’alcol, la figlia: “Sembrava un mostro”

Tallulah Willis, figlia di Bruce Willis e Demi Moore, ha fatto delle dichiarazioni in merito agli anni in cui la madre è stata dipendente dall'alcol

Tallulah Willis, figlia di Bruce Willis e Demi Moore, ha raccontato durante il format Red Table Talk gli anni in cui la madre è stata dipendente dall’alcol. La giovane ha atteso che il genitore rivelasse questa parte della sua vita nel libro “Inside Out” e soltanto dopo la sua uscita ha fornito la sua testimonianza.

Demi Moore e la dipendenza dall’alcol

Sono molti i personaggi del mondo dello spettacolo che si abbandonano alle dipendenze. C’è che si ‘appassiona’ alla cocaina, chi ‘punta’ a droghe più leggere e chi si ‘immerge’ nell’alcol. I motivi possono essere i più disparati, ma non tocca a noi giudicare. Solitamente, a soffrire maggiormente nel corso di questi periodi bui sono i familiari, i quali cercano di fare il possibile per cercare di salvare la vita a colei o colui che la sta distruggendo. Tallulah Willis, figlia di Bruce Willis e Demi Moore, appartiene alla categoria di quelli che potremmo definire ‘salvatori’ o anche ‘spettatori’. Qualche tempo fa, la Moore ha pubblicato il libro “Inside Out” e ha reso pubblici tutti gli aspetti ombrosi della sua esistenza: la dipendenza dall’alcol, lo stupro subito a 15 anni, la chirurgia estetica, il matrimonio con Ashton Kutcher e i relativi tradimenti e, infine, l’aborto avvenuto all’epoca della loro relazione. Insomma, quella di Demi è stata una vita tutt’altro che semplice e, forse, l’alcol le era apparsa come l’unica via di fuga possibile. L’attrice ha ammesso: “Non avevo più una carriera, nessuna relazione stabile, ero in fondo al tunnel. Proprio questo l’ha spinta ad uscire allo scoperto e ad ammettere a se stessa e agli altri di aver bisogno d’aiuto. La Moore è stata immersa nel girone dell’alcolismo per anni e Tallulah li ha vissuti tutti sulla sua pelle, arrivando perfino a smettere di parlare con lei.

Il racconto di Tallulah

Intervistata da Jada Pinkett Smith nel corso di Red Table Talk, format in onda su Facebook, la Willis ha ammesso: “Era come se scomparisse il sole, come se arrivasse un mostro. Capivo che era ubriaca dai suoi occhi socchiusi, da come parlava. Ma anche perché, quando non era sobria, diventava più affettuosa. Ed io ero invasa dall’angoscia. Trattavo mia madre come una bambina. La sgridavo come una bambina. Quella non era la mamma che ci aveva cresciute”. La versione della più giovane delle figlie nate da Bruce e Demi è identica a quella dell’attrice e delle altre sorelle. Tallulah ha anche rivelato che ha smesso di parlare con la Moore per ben tre anni e che sono riuscite a ricostruire un rapporto soltanto quando lei ha smesso di bere. A differenza sua, le sorelle maggiori Rumer e Scout non hanno mai smesso di dialogare con la madre e hanno cercato di aiutarla il più possibile, anche se “era terribile”. In una recente intervista, l’attrice ha raccontato un episodio in cui le figlie hanno avuto molta paura per lei. Ha rivelato: “Si spaventò. Pensò che potessi morire davanti a lei, vedendomi sul pavimento”. In questa circostanza Demi ha potuto fare affidamento su Rumer che, prontamente, ha chiamato i soccorsi. Scout, invece, quando riceve domande sull’alcolismo della madre dichiara: “Cresciamo pensando che i nostri genitori siano degli dei dell’Olimpo. Ovviamente, diventando adulte, iniziamo a renderci conto di quanto i nostri genitori siano solo persone. E va bene così”. Fortuatamente, la famiglia Moore-Willis è oggi più unita che mai e i problemi con l’alcol sono ormai un vecchio ricordo.


Scritto da Fabrizia Volponi

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