Chi era Dario Fo: tutto sul drammaturgo Premio Nobel

Dario Fo, premio Nobel per la Letteratura, è una figura importante della cultura italiana del Novecento: i dettagli sulla sua vita.

Ricorre oggi, 13 ottobre, la morte di Dario Fo. Attore e autore di testi teatrali, è stato uno dei pilastri del teatro italiano del Novecento. Insignito anche del Premio Nobel per la letteratura, la sua satira comica ha avuto come bersagli la politica, la Chiesa e la morale comune. Di seguito approfondiamo la biografia, le opere e la vita privata del “giullare moderno”.

Dario Fo

Nato nel 1926 a Sangiano, in provincia di Varese, Dario Fo è stato uno dei protagonisti del nostro teatro: si autodefiniva “giullare moderno” perché nelle sue rappresentazioni era irriverente, sferzante ma anche sghignazzante. Inoltre, nelle sue opere spesso fonde lingue diverse e parole inventate proprio come i cantastorie di un tempo. Il grammelot era infatti un carattere tipico del suo teatro: questo linguaggio scenico si basa sull’intonazione e le sonorità di lingue esistenti ma non fa altro che mettere in sequenza suoni senza senso.

Non è stato solo un commediografo. Artista poliedrico, si è occupato anche di pittura (nel 2012 è stata allestita una sua mostra al Palazzo Reale di Milano); ha svolto dei ruoli al cinema come attore (ad esempio nel film “Lo svitato” del 1956); è stato autore di programmi per la Rai e di trasmissioni radiofoniche. Infine Dario Fo è stato soprattutto un attivista politico di sinistra. Anche il teatro, in effetti era per lui un impegno civile molto forte. Molto vicino al popolo, ha messo in scena le sue opere non solo nei teatri ma anche nelle piazze, nei luoghi comuni e nei centri sociali.

Nel 1997 è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura: è stato il sesto italiano a vincerlo. La motivazione della commissione è stata questa:

Seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi

Dario Fo è morto nel 2016 a Milano a causa di una crisi respiratoria: aveva 90 anni.

Dario Fo opere

Le opere teatrali di Dario Fo spaziano dalle commedie alle satire politiche, fino alle farse d’ispirazione militante. La sua opera più famosa è indubbiamente “Mistero buffo”: la prima rappresentazione è avvenuta nel 1969 ma vi sono state numerose modifiche e reinterpretazioni nel corso del tempo. Si tratta di una satira tagliente nella quale Dario Fo è l’unico attore e recita in grammelot. Famosa è anche “Morte accidentale di un anarchico”, opera d’impegno politico che tratta del caso Giuseppe Pinelli. Nel ’99 ha scritto l’opera teatrale “Lu santo jullare Francesco”, che narra la vita di San Francesco d’Assisi.

Vita privata

Dario Fo ha sposato nel 1954 la collega attrice Franca Rame: sarà un amore storico tra i due, profondo e viscerale, unito anche dalla carriera. Fondano infatti insieme la Compagnia Dario Fo-Franca Rame. La coppia però non ha vissuto solo momenti felici durante il loro matrimonio durato più di cinquant’anni. Nel 1973 infatti un evento tragico ha scosso le loro vite: Franca Rame venne caricata su un furgone da alcuni esponenti dell’estrema destra, violentata e torturata. Da questa esperienza traumatica nasce l’opera teatrale “Lo stupro” del 1981. Oltre a questo, spesso i due sono stati in procinto di divorziare a causa di vari tradimenti.

I due hanno un figlio, Jacopo Fo, nato nel 1955 a Roma. Jacopo è vignettista e fumettista, ha fondato il settimanale satirico “Il Male” e la “Libera Università di Alcatraz”.

Scritto da Alice Sacchi

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