Sangue e orrore calcano le assi del palco
Potrebbe essere a tutti gli effetti una mossa geniale, quella di Dario Argento di trovare rifugio nel mondo del teatro.
Il maestro del brivido, infatti, conosciuto in tutto il mondo per i suoi film carichi di suspense e terrore (Suspiria, Profondo Rosso, Il gatto a nove code sono solo alcuni tra i suoi capolavori), è da qualche tempo divenuto maestro involontario di risate dopo aver realizzato alcuni film entrati di diritto nell’empireo del trash cinematografico.
Ci riferiamo ai tremendi flop artistici e commerciali di prodotti come Giallo, La terza madre, fino ad arrivare all’ultimo terribile Dracula 3D, sbeffeggiato persino dagli stessi fan che ne difendevano a spada tratta le pellicole meno fortunate come Il cartaio e Non ho sonno.
E allora, visto che il grande schermo non dà più soddisfazioni, perché non rivolgersi all’antenato più nobile? Argento infatti firmerà la sua prima regia di un’opera lirica portando in scena al Teatro Coccia di Novara, a partire dal 4 ottobre, un testo ben conosciuto, il Macbeth di Verdi, scelto anche per celebrare il bicentenario della nascita del compositore.
Si potrebbe parlare di affinità “tonale”: il Macbeth ha una lunga tradizione di sciagure alle spalle, essendo conosciuto come il dramma maledetto che non deve essere nominato (e cui spesso si allude unicamente come la “tragedia scozzese di Shakespeare”).
Dario ha infatti commentato in questo modo il suo debutto: “Macbeth è la tragedia di Shakespeare più cruenta, tra delitti e spettri, perfetta nella sua crudeltà per creare un clima d’angoscia. Naturalmente userò gli effetti speciali“.
Ma non si può non ricordare che il cineasta utilizzò proprio questo soggetto come pretesto narrativo di Opera, il film del 1987 che metteva in scena una serie di omicidi interni a una compagnia che si appresta a mettere in scena il testo originale del bardo.
La fortuna quindi arriderà finalmente ad Argento?
Foto: Getty Images