Spunta la moda di fotografarsi con alle spalle il relitto della Costa Concordia e i primi a censurare il fenomeno sono quelli della tv.
Cioè i principali responsabili della spettacolarizzazione della tragedia!
L’abbiamo subito scritto e commentato in tanti: il naufragio della Costa Concordia rischiava di diventare una nuova Avetrana, insomma un nuovo reality show per riempire i palinsesti televisivi, con tanto di fan che non si perdono una puntata. E infatti, così come l’anno scorso si organizzavano le gite della domenica a casa di zio Michele, oggi centinaia di curiosi si fanno fotografare, sorridenti come fossero a una festa, con sullo sfondo il relitto della nave, che ospita ancora chissà quanti cadaveri.
Ciò che però più sorprende è che i primi a occuparsi del fenomeno, e a censurarlo – il Tg2 di ieri addirittura intervistava un neurologo per spiegare la devianza della foto da crociera con il morto – sono proprio quelli della televisione. Cioè i maggiori responsabili della spettacolarizzazione della tragedia e della trasformazione dell’Odissea della Costa Concordia in una puntata di Love Boat. Un po’ ipocrita piegare l’informazione al linguaggio e alla logica della soap opera e poi indignarsi se la gente vuole la foto ricordo col relitto no?
Che poi, se le persone che si affollano sull’Isola del Giglio sono quasi dei disturbati mentali – come ci spiegava il neurologo interpellato dal Tg2, cosa dovremmo dire di Vespa, che nella diretta di mercoledì interrompeva il ministro dell’Ambiente per sottolineare la “bellezza” dell’immagine ripresa dalle sue telecamere, che immortalavano il passaggio di una nave gemella della Costa a qualche centinaio di metri dal relitto della Concordia? Minimo dovrebbe essere da internare!
(In alto: turisti fotografano la Costa Concordia; fonte: infophoto).