Coronavirus, Vasco Rossi: “Buoni o Cattivi? No, c’è bisogno di unità”

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Vasco Rossi festeggia i 16 anni dall’uscita del suo album Buoni o Cattivi e su Instagram ha deciso di dedicare un lungo post ai deboli e agli emarginati, le persone di cui Vasco vuole rappresentare la voce.

Vasco Rossi: Buoni o Cattivi

16 anni fa, il 2 aprile del 2004, usciva Buoni o Cattivi, certamente una pietra miliare per quanto riguarda la discografia di Vasco Rossi. Il cantante di Zocca ha voluto celebrare il disco via social, ricordando quello che secondo lui è il messaggio importante da tenere a mente: “Ho chiamato il disco Buoni o cattivi, perché qui ci vogliono dividere, ci vogliono mettere da una parte o dall’altra, quando invece c’è bisogno di unità”, ha scritto il cantante, aggiungendo anche che con la sua musica ha sempre voluto essere “la voce” dei deboli e degli emarginati.

“Tra gli uni e gli altri preferisco i deboli, gli ultimi, quelli che hanno avuto una giornata sfortunata. Voglio essere la voce di chi non ce l’ha”, ha sempre dichiarato il cantante.

Nelle ultime settimane in molti si erano preoccupati per Vasco Rossi che, durante l’emergenza Coronavirus, si trovava nella sua residenza in California. Dopo un viaggio estremamente lungo e faticoso il cantante è riuscito a tornare nella sua casa italiana e ha tranquillizzato i fan dichiarando che avrebbe trascorso la quarantena chiuso in casa, trascorrendo il suo tempo a leggere qualche buon libro. Insieme al cantante sarebbe sempre presente sua moglie, Laura Schmidt.