Coronavirus, lutto per Pep Guardiola: morta a 82 anni la mamma

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

Condividi

Il Coronavirus ha colpito anche Pep Guardiola, ex allenatore di Barcellona e Bayern Monaco.

L’uomo ha perso la madre di 82 anni che, qualche giorno fa, era risultata positiva al Covid19. A rendere pubblico il terribile lutto è, via social, il Manchester City.

Coronavirus, Pep Guardiola: lutto

Pep Guardiola, soltanto qualche giorno fa, era tornato in Spagna per stare vicino alla madre malata di Covid19. Dolors Sala Carriò, 82 anni, viveva a circa settanta chilometri da Barcellona, a Manresa, paese nel cuore della Catalogna.

L’ex allenatore di Barcellona e Bayern Monaco non immaginava di dover vivere un lutto tanto delicato e credeva che la sua adorata mamma potesse, in un modo o nell’altro, vincere questa battaglia. Purtroppo, la donna non è riuscita a sconfiggere il “virus silenzioso”. Il triste annuncio è stato reso pubblico dal Manchester City che, via Twitter, ha scritto: “La notizia della morte della signora Dolors Sala Carrió ci ha sconvolti.

Siamo distrutti dal dolore per il lutto che ha colpito il nostro allenatore, Pep Guardiola. A lui e alla sua famiglia va il nostro abbraccio più sincero”.

https://twitter.com/ManCity/status/1247162431467483136?ref_src=twsrc%5Etfw

Il gesto di Guardiola

Appena l’emergenza Coronavirus è esplosa anche in Spagna, Guardiola ha fatto un gesto molto importante per il suo Paese. Pep ha donato 920 mila sterline, circa 1 milione di euro, a due istituti impegnati in prima linea nella lotta al Covid19: la Angel Soler Daniel Foundation e la Medical College di Barcellona.

Purtroppo, ad oggi, la situazione in Spagna è ancora drammatica: 135.032 le persone positive al “virus democratico” e oltre 13 mila i deceduti.