Coronavirus, Mediaset: “Un minuto di silenzio in onore delle vittime”

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Mediaset, per onorare tutte le vittime del Coronavirus, osserverà un minuto di silenzio.

Alle 12 in punto del 31 marzo, tutti i canali del Biscione sospenderanno la programmazione e dedicheranno 60 secondi a tutti i deceduti che il “nemico silenzioso” ha lasciato sul ‘campo’.

Coronavirus, Mediaset: minuto di silenzio

L’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha promosso un minuto di silenzio per commemorare le vittime del Coronavirus. Mediaset, così come la Rai, ha deciso di contribuire all’iniziativa e onorare la memoria delle persone che non sono riuscite a sconfiggere “il nemico silenzioso”.

Il Biscione, con una nota stampa diffusa su tutti i canali social, ha comunicato:

“Un minuto di silenzio assoluto su tutte le reti Mediaset domani dalle 12.00 alle 12.01. E una semplice scritta che si compone sullo schermo: ‘Mediaset partecipa al minuto di silenzio per ricordare le vittime del Coronavirus e onorare l’impegno e il sacrificio dei nostri meravigliosi operatori sanitari’. Così, Mediaset aderisce al primo momento collettivo per stringersi intorno alle famiglie italiane, quelle in lutto e quelle di medici e paramedici che lottano in prima linea 24 ore su 24. Sarà il nostro modo, domani, di esporre la bandiera a mezz’asta”.

Il comunicato Rai

Così come Mediaset, anche la Rai ha aderito all’iniziativa dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

I vertici dei primi canali della rete hanno comunicato: “La Rai raccoglie l’invito dell’Anci: martedì 31 marzo, alle 12 le reti generaliste e la radio osserveranno un minuto di silenzio per ricordare le vittime del Coronavirus e per onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari”. La guerra scatenata dal Covid19 è ancora in atto, speriamo solo di essere vicini alla rinascita.