Chris Benoit, dopato all’inverosimile: ora si faccia chiarezza su tutti gli atleti

Chris Benoit era gonfio, innaturale, eccessivo, strabordante. Come lo sono i suoi colleghi dai muscoli innaturali. Come si può credere alla storiella del doping inesistente nel mondo del Wrestling? Come si fa a guardare la tv e a pensare che quei muscoli siano frutto di tante ore in palestra?

Purtroppo sono in molti a sostenere quest'ultima tesi, e le categorie principali che si attaccano a questa illusione sono due: i ragazzini giovani e i fans scatenati. Quest'ultimi sono gli stessi che parlano di una montatura del caso, che sostengono l'innocenza di Chris Benoit, che lo hanno difeso fino ad oggi dicendo che lui non prendeva steroidi.

Ora speriamo che questa vicenda riesca ad aprire gli occhi a coloro che ancora li hanno chiusi. Non si vuole mettere sotto processo il circo del wrestling, ma bisognerebbe almeno farsi qualche domanda sugli "scimmioni" (non vuole essere offensivo, parliamo solo della massa corporea da orango che li contraddistingue) che lo tengono vivo.

La notizia che forse già saprete è che Chris Benoit non solo assumeva steroidi, ma il livello trovato è di dieci volte superiore alla norma. La conferma dei sospetti è arrivata dagli esami tossicologici: nell’organismo di Benoit (il wrestler canadese che tra il 22 e il 24 giugno ha ucciso la moglie poi il figlio e quindi si è suicidato) è stata accertata la presenza di testosterone, oltra a quella di un antidolorifico e dello Xanax, un sedativo.

Tracce di Xanax sono state trovate anche nel corpo del figlio di 7 anni: l’ipotesi è che sia stato somministrato al bambino dal padre, prima di soffocarlo. Gli esami hanno evidenziato la presenza di tre farmaci anche nell’organismo della moglie Nancy.

Resta da stabilire se e come gli steroidi possano essere stati un fattore determinante nella tragedia. L’ultima assunzione dello steroide sembra risalire a poco prima del suicidio. Ma il dottor Kris Sperry, illustrando gli esiti dei test tossicologici, invita a non precipitare le conclusioni: «Valori così elevati non si traducono in qualcosa di anormale nei processi mentali o nel comportamento di una persona».

Già, forse gli steoridi non c'entrano nulla con la tragedia, ma sollevano il problema del doping nel mondo del wrestling. Un mondo che in questo tipo di sostanze sguazza da tempo. Anche se nessuno ha mai fatto nulla per portare veramente a galla il problema. Ci voleva una tragedia per farlo?

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Scritto da Style24.it Unit

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