Chinese democracy dei Guns n’ Roses, cosa ne pensate?

di Matteo Failla

Santissimi numi, sono 17 anni, ripeto, d-i-c-i-a-s-s-e-t-t-e anni, che aspetto questo benedetto album dei Guns n' Roses. Ora lo sto ascoltando. Partiamo dal presupposto che di Guns ormai non possiamo nemmeno più parlare, visto che nella formazione che porta questo glorioso nome è rimasto solo Axl Rose e il fido tastierista Dizzy.

Axl è inciccionito, è vero, ha un look da nonnetto del rock, è vero, ma la voce c'è ancora. Eccome se c'è. Sì, bisogna vedere dal vivo, direte voi. Eh, lo dico anche io.

Axl a parte, il risultato finale dell'ascolto, ancora in corso mentre vi scrivo, è un enorme Boooo. Lo è in primo luogo perchè dopo tutto questo tempo uno si aspetta un capolavoro che ad essere obiettivi non sarebbe mai potuto arrivare. Lo è perchè quando si crea un'aspettiva come questa il rischio del fallimento è superiore a qualsiasi speranza di mediocre riuscita. Ma perchè non si è svegliato prima Axl? Avrebbe evitato un fallimento che ancora non è sicuro ma è altamente probabile.

Che volete che vi dica? Non posso trarre delle conclusioni adesso, se non quelle già scritte – vergognosamente – qualche riga fa. Aspetto anche il parere di chi ne sa più di me, aspetto il vostro parere (oddio, magari non è proprio il vostro genere, ma non ditemi che Use Your illusion  – 1 o 2, scelta libera – non ha fatto almeno un giretto nel vostro stereo o nell'iPod).

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Scritto da Style24.it Unit

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