Un’altra tonaca nera infesta la televisione italiana
Ci risiamo, ancora una volta la fiction italiana si affida ai rappresentanti del clero per raccontare la sua classiche storie di casi umani salvati dagli eroi della modernità.
Come qualsiasi spettatore televisivo avrà avuto modo di notare, sembra che gli sceneggiatori non sappiano o non abbiano voglia di donare la cittadinanza catodica a personaggi che non siano medici, poliziotti, santi o, per l’appunto, suore o preti. L’unica eccezione pare essere rappresentata dalle famiglie (rigorosamente allargate), ma stiamo parlando in quel caso di un genere a parte.
È così, con un certo scoramento, che segnaliamo la trasmissione da parte di Rai 1, a partire dalla prima serata di oggi, della seconda serie di Che Dio ci aiuti, la serie che vede protagonista Elena Sofia Ricci nei panni dell’anticonformista Suor Angela, donna di polso dal passato burroscoso e criminale.
La novità, se tale termine si vuole utilizzare, è data dall’abbandono della linea poliziesca che aveva segnato la scorsa stagione, e l’aveva praticamente equiparata a un Don Matteo in gonnella (femminile, dato che Terence Hill la gonna la porta comunque).
In questi nuovi episodi, infatti, vedremo la caparbia ospite del convento degli Angeli Custodi di Modena alle prese con una serie di casi definiti “ethical dramas”, in soldoni melodrammi dai risvolti sociali didascalici che forniranno lo spunto per le riflessioncine etico-morali-didattiche di cui è costellata la televisione tricolore.
Il rinnovato corso del telefilm segna quindi l’addio a tutti i personaggi che gravitavano attorno all’universo criminale dell’anno scorso come l’ispettore Marco Ferrari (Massimo Poggio), la sua amata Giulia (Serena Rossi) e la piccola Cecilia (Laura Gaia Piacentile). Sono invece state riconfermate Suor Costanza (Valeria Fabrizi), l’ingenua Margherita (Miriam Dalmazio) e Azzurra (Francesca Chillemi), che da snob si è trasformata nella modernissima parodia di una precaria in bolletta dell’epoca post-montiana.
Il nucleo della narrazione orizzontale, questa volta, sarà costituito dal tentativo di Suor Angela di adempiere alla volontà dell’amica Manuela, affetta da una malattia terminale, che le affida il figlio Davide e la prega di convincere il marito Guido, a prendersi cura di lui. Il melodramma risiede infatti nell’origine extraconiugale del bambino, che ha determinato la separazione della coppia. Vedremo così alternarsi sui binari di questa vicenda nuovi attori come Lino Guanciale, Luca Capuano, Jgor Barbazza, Rosa Diletta Rossi, Ludovico Fremont e Laura Gavlan.