Centrale di Vado e morti premature

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Nei mesi scorsi, si era aperta un’indagine intorno alla centrale elettrica che si trova a Vado Ligure, in provincia di Savona, che aveva infine condotto al sequestro e alla chiusura dello stabilimento.

L’accusa mossa nei confronti degli impianti e dei loro gestori era di disastro ambientale. Infatti, pare che tra il 2000 e il 2007 nel territorio si siano verificate oltre 400 morti che sarebbero imputabili ai gas emessi dalla centrale. Tali emissioni avrebbero causato nella popolazione adulta malattie alle vie respiratorie e all’apparato cardiocircolatorio, mentre nei più piccoli attacchi d’asma, appurati tra il 2005 e il 2012.

La centrale è di proprietà della Tirreno Power ed era in funzione da più di trent’anni, e due medici facenti parte di un’associazione ambientalista hanno denunciato, in questo arco di tempo, costi sociali per 142 milioni di euro e 3 mila e 380 morti premature.

Solo pochi giorni fa è stata avanzata una richiesta per la riapertura degli impianti, respinta però dal procuratore della Repubblica di Savona.