Giunge sempre per il sottoscritto un momento in cui chi legge i miei post con una certa assiduità mi chiede perché sia tanto acido, critico e distruttivo nei confronti dei protagonisti delle storie che racconto, verso i prodotti televisivi di scarso valore e altrettanto scarsa dignità, o a proposito della comicità dei film italiani o nel commentare l’assurdità delle classifiche che vorrebbero incoronare le donne più belle dell’anno.
Devo ammettere che non riesco a pensare a una ragione specifica. Si tratta di un personale demone socratico che con una vocina estremamente persuasiva ma allo stesso tempo molto fastidiosa mi impedisce di scrivere determinate cose; il processo si ripete fino a che non imbocco la giusta via, almeno quella valutata in questo modo dal demone.
Ed è solo in quell’istante smette di assillarmi.
È successa la stessa cosa anche per questo post di Natale, purtroppo.
Il mio desiderio – ma riconosco trattarsi anche di un modo per lavarmi la coscienza – era lasciarvi un discorso di speranza e buona volontà pronunciato da Bill Murray nel classico (e bellissimo) film SOS Fantasmi.
Ve lo lascio qui lo stesso, ma la mia scelta è ricaduta su un altro spezzone tratto dalla stessa pellicola, che potete visionare più sotto.
Si tratta della visita del fantasma del Natale passato, che mostra al protagonista in che modo aveva trascorso le festività durante l’infanzia.
Il dono del padre, e la battuta finale di Bill, mi sembrano molto più adatti alle circostanze che stiamo vivendo.
Mi piacerebbe davvero far finta di niente, assecondando il generale stato d’animo che pervade la giornata. Ma è il demone che mi dice di lasciarvi in questo modo.
AUGURI UTOPICI
AUGURI REALI
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