Briatore, SantanchŠ, Fede e le nuove intercettazioni

Certo che ‘ste intercettazioni sono infami. Berlusconi aveva fatto tanto per spiegarci che eran solo feste eleganti, per persone perbene, con lo champagne e i cineforum…

(e infatti gli han creduto cos tanto che a Milano Š diventato sindaco un comunista, e a Napoli un magistrato: perfetto contrappasso)

Gli indizi iniziano ad essere troppi per non farci caso e non tirar le debite conclusioni. Convergono tutti in una direzione: il Cavaliere fa le cosacce. Di pi—: al Cavaliere piace parecchio far le cosacce. A casa sua.

Fosse solo (solo?) questo, uno potrebbe perfino dire “ok, fatti suoi”. Personalmente lo trovo squallido, ma tant’Š.

Il fatto Š che pare proprio che coloro che gli consentono di far le cosacce ottengano in cambio dei favori/vantaggi: soldi, case, auto, posti di lavoro. E che, per coprire una condotta tutt’altro che irreprensibile, il Presidente divenga ricattabile e combini dei casini che la met… bastano.

(il  Re di Svezia fa i festini a luci rosse, ma mica Š saltato su dicendo: “ah, la privacy, metastasi, ho telefonato perchŠ era la nipote di Olaf il Rosso“)

C’Š solo un modo per descrivere un simile modus vivendi, e di certo non Š ci• che si vorrebbe da chi ricopre una carica istituzionale.

Poi vedo Daniela SantanchŠ. Io madame SantanchŠ la capisco: ci ha messo un sacco di tempo ad arrivare dov’Š ora, ad ottenere un posto in Parlamento, naturale che tenti di tirar acqua al suo mulino. Solo che tre anni fa lei era quella che andava in giro dicendo che Berlusconi le donne le vede tutte orizzontali. Quindi come fai a fidarti? Al telefono con Briatore lo sputtana , il Silvio; in tv lo difende col sangue agli occhi. E allora mi sfugge qualcosa. Anzi, no.

L’impressione Š che Berlusconi ormai sia un uomo solo, in equilibrio precario sull’abisso, strattonato da chiunque, e che sia ancora l esclusivamente perchŠ a mille altri serve che rimanga dov’Š. Quei mille altri che, una volta caduto Silvio, tornerebbero nell’oblo o sarebbero costretti a riciclarsi altrove, indossando maschere su maschere pur di non svanire.

Tornando alle intercettazioni e ai favori/vantaggi, ci sarebbe un discorso di meritocrazia. Se faccio le cosacce con la Presidentessa del Consiglio e quella, riconoscente, mi piazza al Comune di Milano, che meriti ho?

Ho capito che “oggi si fa cos” e che “il mondo Š uno schifo”, ma ‘sto mondo non vogliamo migliorarlo? No? Va bene, per• allora non ne parliamo pi—. Mai. Homo homini lupus, la legge della giungla e amen. D’accordo? Non Š che poi, quando tocca a noi venir superati dalla raccomandata in minigonna di turno, ci mettiamo a gridare al complotto, ok? O una cosa vale per tutti, o per nessuno.

Ma poi, diamine, Š sempre la stessa gente, non se ne esce mai. Emilio Fede adesso avrebbe donato una casa a Raffaella Zardo (coi soldi di Berlusconi?). La Zardo – ancora! – Š la bionda di dieci anni fa, quella del merolone. Son sempre loro, sempre gli stessi giri. E’ tutto un regalare in amicizia. Diobono se son generosi e magnanimi, ‘sti tizi… adesso mi metto anch’io l davanti a Mediaset e vediamo se mi piove tra le mani un villino, una smart, qualcosa, visto che sono persone cos di buon cuore ed aiutano chi Š in difficolt….

Scritto da Style24.it Unit

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