L'Auditel come al solito non arride al talent show di RaiDue, che ottiene il 12,75% di share e 2.576.000 telespettatori.
Battuto da tutti.
Incastrato in particolare da Peter Pan che guadagna il triplo di audience: ben 7.313.000 telespettatori.
Visto che la cifra drammaturgica di X factor 3 è la simulazione guerresca cucinata in tutte le salse -tra i cantanti, tra i giudici, tra Morgan e il pubblico, tra Morgan e Facchinetti, tra Morgan e i discografici, tra la Mori e Simona Ventura- non si capisce perchè il Pirata non insulti un pò anche Paolo Bonolis…
X Factor si avvia comunque a celebrare una finale scontata con tre candidati alla vittoria: Marco Mengoni, Mengoni Marco e il ragazzo che ieri ha spiccato un doppio salto mortale dal rock hard & heavy degli AC-DC alla melodia di Gino Paoli.
Facile scherzare, ma il cantante di Morgan è davvero il più versatile e fantasioso.
Il più dotato vocalmente e artisticamente.
Giuliano, "Buddha che canta l'amore", secondo definizione di Antonella Elia, ha il grande pregio umano di navigare ogni tempesta con il sorriso sulle labbra, di rimanere sempre e saldamente ancorato alla sua serenità interiore.
Sul piano vocale però è un pò "monocorde".
Gli interpreti con un timbro troppo connotato alla lunga uccidono un pò la sorpresa, a meno che non siano Louis Armstrong.
Le Yavanna, infine, sono una fissa della Maionchi.
Non credibili in un concerto affollato da migliaia di ragazzi del terzo millennio.
Mara ha pianto per questo gruppo retrò sostenendo che sono una novità.
Mia nonna è d'accordo!
La semifinale di ieri si segnala anche per la doppia citazione ,da parte di Morgan, di Andy Warhol e Costantin Sergievich Alekseev, detto Stanislavskij: non li ha apostrofati con il dito alzato, dunque sono di certo due bravi ragazzi!
