Belen Rodriguez mamma: Cecilia e la Lucarelli litigano per una foto

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Scontro a colpi di tweet tra l’esperta di gossip e la “parente di” per eccellenza

Eccovi l’anteprima della copertina di Chi con Belen e pupo.

(by Emiliano Carli per Celebrity Now, stasera alle 20,30) .

Con un innocente tweet l’esperta di gossip Selvaggia Lucarelli ha scatenato la tragedia, la colossale, immane, catastrofica disgrazia.

Forse l’idea di attaccare il clan Rodriguez con il fotomontaggio della copertina del famoso settimanale non è stata delle migliori, per quanto non priva di spunti gustosi: Emma che finalmente dice quello che pensa (“Amici mai”), la ricetta di Belen per tornare in forma (“Non magno”), De Martino che strabuzza gli occhi nel vedere il neonato Santiago dotato delle inconfondibili fattezze di Fabrizio Corona, per di più intento a suggere il seno della mamma (“Non m’assomiglia pe’ niente”).

Inevitabilmente la risposta della famiglia argentina più amata e chiacchierata di Italia non ha tardato ad arrivare, e porta l’aggressiva firma di una Cecila molto infuriata (e dall’italiano piuttosto claudicante), come annuncia la sarcastica Lucarelli:

Cecilia Rodriguez minaccia di uccidermi per la finta copertina di Chi con Corona poppante. Che zietta fine e ironica.

I due tweet bilosi in effetti non possono certo essere definiti due saggi brevi di diplomazia

Putanaaaaaa di merda…

spero non incontrarti mai per la stada perche ti amazzo… putaaaaaaaaa

lucarelli di merda…putanaaaaaa

Belen invece non sembra voler rispondere a certe provocazioni, occupata dal suo nuova mestiere di madre, come ha rivelato alla vera rivista Chi: “Allatto mio figlio anche se mi aiuto con l’aggiunta del latte integrativo in polvere. Sto imparando anche l’utilizzo del biberon. Per ora mio figlio non ne vuol sapere di prendere il ciuccio in bocca.

Proprio non ci riesce. Come devo fare?”.

Poveri i protagonisti di questa storia, che hanno necessità di far parlare di sé con la propria vita privata per guadagnarsi il pane quotidiano. Povero Santiago, che crescerà sotto i riflettori dei media, almeno per qualche anno. Povero me, che devo scrivere di queste corbellerie. E poveri i nostri lettori, che vorrebbero qualche contenuto più succoso (e invece, un po’ colpevolmente, cercano simili dettagli). 

Foto: Twitter