Beauty: il video di Rino Stefano Tagliafierro in cui i quadri prendono vita

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In inglese i film sono chiamati moving pictures, immagini che si muovono, proprio perché la sostanziale differenza tra l’arte della pittura e quella del cinema è proprio il movimento, e quindi l’introduzione del fattore tempo.

Consapevoli che con le loro opere non avrebbero potuto abbattere la tirannia di Crono, i pittori hanno provato a eternare in un solo istante tutta una scena, una situazione, con quello che potremmo definire un “fuori campo temporale” ante litteram.

Rino Stefano Tagliafierro, regista e animatore sperimentale, ha prodotto Beauty, un video che in questi giorni ha goduto di una diffusione virale sui social network.

Attraverso la piccola e discreta animazione di alcuni quadri provenienti dal Rinascimento fino al Simbolismo, viene esplorato il tema della bellezza e del suo ciclo vitale di nascita, estasi, distruzione e poi (lasciata implicita) successiva rinascita.

Ai dipinti vengono aggiunti dei piccoli movimenti del corpo, degli occhi, delle testa, con l’implementazione di alcuni effetti sonori (sopratutto gemiti nella sezione “erotica”, mentre grida e rumori sgradevoli in quella “horror”) e grafici (la nebbia, la pioggia, qualche riflesso di luce, il sangue che sprizza dalle ferite), il tutto sovrastato dal tappeto musicale elettronico-ambient di Enrico Ascoli.

L’effetto di questa proto-narrazione, ma sarebbe meglio dire suggestione attraverso accostamento di immagini, da una parte è affascinante, in quanto dona una nuova prospettiva a a quadri che altrimenti resterebbero immoti e – solo in apparenza – senza vita, ma dall’altro non si può non notare come ci sia una sorta di banalizzazione dell’opera pittorica, che in alcuni casi viene ridotta a una marionetta pop nelle mani del filmaker dalle manie di grandezza.

Alla fine, forse, l’idea di bellezza di cui si volevano esplorare le connotazioni ne esce un po’ malconcia per limiti intrinseci del mezzo utilizzato, ma non si può dire che il viaggio non sia stato interessante.

Foto: Vimeo