L'intrattenimento televisivo del futuro abolirà lo studio.
Inteso come ambiente chiuso in cui si realizzano i programmi televisivi.
Paolo Bassetti, presidente di Endemol Italia, descrive a Famiglia Cristiana il trasloco dei programmi di entertainment dal classico set dello studio chiuso alle location all'aria aperta.
Nei prossimi anni, spiega, "più che vedere cose nuove avremo modelli di intrattenimento diversi. In particolare cresceranno i programmi d'intrattenimento girati al di fuori del classico studio, e non saranno più lunghi di 60 minuti, con tempi e ritmi sempre più stretti".
Il trasferimento en plain air è il simbolo di un nuovo linguaggio televisivo, più agile ed economico: inedito per l'Italia, perchè in Usa è già una realtà del presente.
Già nello scorsa primavera, il fratello Marco (Bassetti), che dirige a livello mondiale la stessa fabbrica dei format acquistata da Mediaset, affermava in un'intervista a due voci con Fabio Fazio rilasciata a Repubblica:
"E' in crisi il modello della tv generalista, in tutto il mondo. Il pubblico ci chiede di essere più innovativi. In Italia facciamo programmi troppo lunghi, con lo studio, il conduttore…È stata una stagione di transizione: l'anno prossimo le grandi reti dovranno proporre modelli nuovi. Non nei contenuti ma nelle modalità: serve un modello leggero, meno costoso, forse senza studio e con qualche faccia nuova".
Peccato che la nuova stagione televisiva sia già arrivata.
E in Italia, ci sono sempre le stesse facce. Dentro gli stessi studi…