Ballottaggio, Silvio bollito da Obama e brogli di piazza

La rappresentazione del pacioso Giuliano Pisapia, che invita i suoi sostenitori a porgere l’altra guancia di fronte alle provocazioni dei fan berlusconiani, come di un pericoloso estremista pronto ad aprire le porte di Milano a terroristi e delinquenti, è quanto di più assurdo e disgustoso abbia prodotto la propaganda della destra.

Interessante però che per questa gigantesca opera di manipolazione si sia puntato più sulla piazza, con i finti rom a dare fastidio e ostentare l’affiliazione al centro-sinistra o i finti operai che prendono le misure per la costruzione della moschea, che sulla televisione, come di solito accadeva. Segno dei tempi: il pubblico diffida sempre di più della tv di regime, che potrebbe rivelarsi un mezzo spuntato – almeno a livello di elezioni locali, dove conta la percezione diretta del territorio – per condizionare opinioni e consenso.

Intanto però nulla viene lasciato intentato, e il premier si concede l’ennesima orgia televisiva, prima pontificando a reti unificate tramite pseudo interviste – in realtà comizi veri e propri – che vanno in onda a tg unificati, poi nel solito salotto del vassallo Vespa, dove si abbandona alla risaputa e paranoica sequela di insulti contro i magistrati e gli italiani (ormai maggioranza) che non lo votano, definiti “senza cervello”. Un Berlusconi bollito insomma, che dopo aver incassato il rifiuto degli Usa di un incontro bilaterale – richiesto con disperata insistenza per farsi confezionare l’ennesimo spot dai tg sultanistici – piomba su Obama a favore di telecamere per raccontargli della “dittatura dei giudici”. Il Fatto Quotidiano oggi titola: quest’uomo sta male; e noi non possiamo che concordare.

Intanto Gigi D’Alessio, simbolo della canzone napoletana genialmente reclutato per il concerto di fine campagna elettorale pro Moratti, fugge da Milano colpito dai mal di pancia leghisti, mentre nella capitale del Nord è un continuo arrivare di pullman noleggiati dal Pdl che portano simpatizzanti a contratto – spesso del Sud – per riempire le piazze vuote della destra. Ma falsificare la realtà nelle strade e nelle piazze è molto più difficile che farlo attraverso la rappresentazione televisiva, soprattutto: si viene scoperti molto più facilmente.

(Nella foto: Giuliano Pisapia, fonte: newnotizie.it).

Scritto da Style24.it Unit

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