Ballando con le Stelle e il relativismo del diversamente simpatico Povia

Detesto Povia. Con tutte le mie forze. Tutto ci• che fa o dice mi d… sui nervi. Spiegare il perchŠ senza cadere nel volgare Š difficile; d’altronde scrivere solo “Š un pirla” non sarebbe sufficiente. Renderebbe bene l’idea, lo ammetto, ma non basterebbe. Bisogna sempre proporre critiche ragionate, altrimenti Š solo un insultare aggratis. Non che mi spiacerebbe, parlando di Povia, ma non si pu•.

Come vedete ci sto girando attorno, poichŠ non so da dove iniziare. “E’ un pirla”, pur in modo assai sgarbato e grossolano, riassume in modo cristallino il mio pensiero su di lui. Ora qualcuno dir… “ah, ma sei invidioso, Povia Š ricco/famoso/bello/inserite-l’aggettivo-che-preferite e tu invece no”. E sticazzi, anche. L’unica cosa che gli potrei invidiare Š la raccapricciante capacit… d’essere sistematicamente paraculo. Ne ha fatto un’arte. Per me Š un paladino dell’ecumenismo da due soldi, un alfiere del relativismo strumentale, un finto umile. Un diversamente simpatico.

Fa le canzoncine sui gay, ma i gay li schifa. Li schifa, epper• vuol far la morale agli altri. No, neanche: nasconde il suo voler fare la morale dietro il comodo paravento del relativismo, ad esempio con quei furbi cartelli esibiti a Sanremo. Frasi d’una vacuit… sconcertante, che dovrebbero apparire profonde ed invece risultano solo banali e fasulle. S, perchŠ se affermi che “ognuno difende la sua verit…”, t’applaudiranno tutti. Pure Gheddafi, Pol Pot o i nazisti, i quali avevano certe belle verit… che lasciamo stare.

Tutta ‘sta pappardella, comunque, Š per introdurre l’argomento Ballando con le Stelle. Povia Š uno dei concorrenti di quest’anno. Per non smentirmi, si esibisce subito in uno dei suoi cavalli di battaglia: la presa per il culo con contorno di atteggiamento infantile. Gli assegnano una insegnante di ballo ed ovviamente lui, che Š diversamente simpatico, non trova di meglio da fare che prenderla di mira e punzecchiarla, correggendola e facendo battutine.

Dal momento che i tormentoni e la battuta caustica sono due dei miei strumenti dialettici preferiti, so bene che non si deve abusarne, n‚ insistere troppo. Bisogna essere leggeri come piume, e soprattutto essere abbastanza empatici da rivolgere su noi stessi, se necessario, le sassate che tiriamo, trasformando l’ironia in preziosa autoironia. Un’abilit… che non tutti posseggono, ma che Š indispensabile per non sembrare dei perfetti stronzi. Viene difficile ai comici esperti (io non lo sono, e certe volte rischio delle figuracce immonde), immaginate a un brillantone puritano come Povia. Che infatti ottiene un effetto boomerang mica male: non solo *non* fa apparire scema la ballerina, ma riesce nell’impresa di apparire doppiamente scemo lui.

Ma mica Š finita qui. Deve esibirsi durante lo show, no? Ecco. Lo fa con la grazia d’un comodino dell’Ikea assemblato da un orango, i giudici lo mazzuolano con una pioggia d’insufficienze e la sua reazione, da persona seria e matura quale Š, Š fare le smorfie e prendere per i fondelli la giuria.

Proprio un pezzo di pane, ‘sto diversamente simpatico Povia.

Scritto da Style24.it Unit

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