Arriva a dicembre la Televisione 2.0: ecco il software on line che rivoluziona il piccolo schermo

Sta per arrivare la Televisione 2.0.

Una novità tecnologica che debutta a dicembre influirà di certo sui linguaggi dei media, perchè creerà di fatto una diversa offerta televisiva.

In estrema sintesi: una piattaforma on line permetterà di creare un programma televisivo in modo partecipativo, in stile Web 2.0, e di lanciarlo subito su digitale terrestre, internet, IpTv, e mobile channel su telefonino.

E’ questo il futuro della diffusione dei contenuti mediatici aperto a tutti, non solo ai broadcaster di professione, preparato nei laboratori sardi del CRS4 -Center for Advanced Studies, Research and Development in Sardinia.

Il software che reinventa i sistemi di produzione e distribuzione dei messaggi televisivi si chiama Creativù ed è già presente su Web.

Si tratta di una piattaforma nata all’interno delle attività delLaboratorio sulla produzione collaborativa di programmi TV multi-piattaforma nell’ambito del progetto per lo sviluppo del Sardegna DistrICT attuato da Sardegna Ricerche con i fondi per lo sviluppo del P.O.R. Sardegna 2000-2006.

Un’anteprima del prototipo si può vedere on line, all’indirizzo www.creativu.it .

Come detto, il servizio sperimentale on line consentirà di assemblare dei programmi TV in modo partecipativo, attingendo ai contenuti forniti dagli utenti della community, e di immetterli su vari canali distributivi.

“La produzione e distribuzione di programmi televisivi -spiegano gli autori dell’applicazione- richiede notevoli investimenti e viene tradizionalmente svolta in modo centralizzato. Nel caso del web, invece, la pubblicazione di contenuti si basa su un modello estremamente distribuito, al punto che, nelle cosiddette applicazioni Web 2.0, il confine tra chi produce e chi consuma i contenuti tende a sparire. Adattare il modello partecipativo del Web 2.0 al contesto televisivo aprirebbe la strada ad una produzione decentralizzata dei programmi e aperta al contributo di molti. Sarebbe possibile realizzare a costi contenuti canali televisivi tematici su cui troverebbero spazio, ad esempio, artisti emergenti (concerti, cortometraggi, piece teatrali, ecc.), comunità scientifiche (seminari, lezioni, esperimenti, ecc.), associazioni culturali, organizzazioni turistiche, ecc..”.
Il resto potete vederlo qui oppure nel sito del laboratorio “Produzione collaborativa programmi TV multi-piattaforma”

Scritto da Style24.it Unit
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