Antonella Clerici & C: “La Trippa in diretta” fa molto male

Clerici, Parodi, Signorini: la tv trabocca colesterolo e avvelena il pubblico. Urge l’educazione alimentare di Beppe Bigazzi!

Se rientrando a casa a mezzogiorno sentite profumo di ragù, non vi illudete.

Nessuno sta cucinando per voi: il buon odore giunge dalla tv!

A quell’ora, il pantagruelico schermo domestico è pignorato dalla Clerici e dalla Parodi ed esonda fiumi di grasso.

Sprigiona colate di sugna ipercalorica come un vulcano incandescente, schizza panna montata e cioccolato, sparge effluvi di untuosa frittura gocciolante puro veleno.

Inietta colesterolo direttamente nei neuroni dei telespettatori.

Chi lo guarda, riceve un imprinting fatale: si candida ad ammalarsi di ipertensione, diabete e malattie varie legate al sovrappeso.

A vivere di meno.

Un destino da cui molti teleutenti della Prova del cuoco si salvano, responsabilmente, ma non la massa (leggi a proposito qui e pure qui la lettera inviata a Format dall’autore Carlo Raspollini, nel 2006, che mi contestava proprio l’accusa lanciata da questo blog alla Rai di non fare educazione alimentare).

I grandi numeri dell’obesità nazionale crescono drammaticamente, un motivo ci sarà!

La TV influenza il pubblico, lo dicono tutti gli studiosi dei media da quasi un secolo.

Dalla teoria “del proiettile” degli anni ’30 alle tesi contemporanee, i sociologi della tv hanno elaborato ipotesi sempre più complesse su come l’emittenza plagia l’audience.

Ma tutti concordano da sempre su un’unica certezza: il plagio c’è!

Altrimenti, perché butteremmo tanti euri per finanziare le Pubblicità Progresso?

In questo caso, il messaggio nocivo penetra diretto come un proiettile sparato al fegato: “mangia, strafogati e rimarrai smilzo come la longilinea Benedetta e in forma brillante come la gioiosa Antonella.

Nessun filtro all’ingordigia da parte, che so, di un dietologo di passaggio che faccia un po’ di educazione alimentare.

Come avveniva a Linea Blu, ad esempio, col prof. Calabrese. O dalla Clerici, ai tempi del bravo Bigazzi.

Il pomeriggio, “La Trippa in diretta” cede la linea alle “Vite in diretta” di Rai e Mediaset: ma anche lì è un mix di sangue, vip e caciocavalli.

La sera, Signorini, Rugiati, cuochi vip e chef vari sparsi sui bouquet digitali e satellitari rafforzano l’input all’ingrasso.

E’ una spinta perpetua al consumo sfrenato di carboidrati, lardo e alcolici, in un mondo sempre più obeso.

Un italiano su dieci è ciccione.

I bambini del Bel Paese (Galbani) sono tra i più pingui del globo.

Mai, proprio mai, che passi un messaggio complementare: “chi mangia male, si ammala e vive di meno”.

(Ed è un incivile che cresce figli altrettanto maleducati).

Mai una Pubblicità Progresso che aiuti le casse statali in questo momento buio: “Chi si strafoga per puro piacere -non certo per una compulsione psichica, né chi ingrassa per disfunzioni metaboliche- aggrava le spese sanitarie e ruba soldi e risorse ai poveretti davvero malati!”.

Aiutiamo l’Italia ad uscire dalla crisi: tagliamo l’assistenza ospedaliera agli obesi che seguono la Prova del Cuoco!

Scritto da Style24.it Unit

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