Anna Mazzamauro: “Le suore? Ricordi pessimi, non posso vederle”

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Anna Mazzamauro è intervenuta nel corso della trasmissione radiofonica I Lunatici e ha raccontato una parte inedita del suo passato.

La mitica Signorina Silvani ha rivelato di essere andata a scuola dalle suore perché i genitori speravano che questo percorso la aiutasse ad abbandonare i “demoni del teatro”.

Anna Mazzamauro: il rapporto con le suore

Anna Mazzamauro è una forza della natura. Tutte le sue interviste non passano mai inosservate, soprattutto perché non sono mai banali o monotone. La mitica Signorina Silvani è intervenuta nella trasmissione radiofonica ‘I Lunatici’ e ha raccontato una parte inedita del suo passato.

Fin da piccolissima, Anna ha dimostrato di essere attratta dal teatro e i suoi genitori non hanno mai apprezzato questa sua ‘vena artistica’. Proprio per questo motivo hanno deciso di mandarla a scuola dalle suore. La Mazzamauro ha frequentato gli istituti gestiti dalle religiose dall’asilo fino al liceo e ha ammesso di avere dei ricordi pessimi, tanto che ancora oggi non riesce a provare simpatia nei confronti delle monache.

L’attrice ha raccontato: “Da ragazzina studiavo soltanto lettere, in matematica ero una capra. Avevo nove e dieci in latino, italiano e greco, voti bassissimi in materie scientifiche. Avevo anche sette in condotta e stavo dalle suore. Dall’asilo al liceo. I miei avendo intravisto questo turbamento mentale, questo essere preda dei demoni del teatro, mi hanno mandato sempre dalle suore sperando di combatterlo. Ho dei ricordi pessimi delle suore, orrendi.

Detesto le monache, non le posso vedere, quando le incontro per strada le picchierei. Non voglio generalizzare, sicuramente esistono delle suore meravigliose, ma le mie non lo erano”. Anna, classe 1938, ha un pessimo ricordo del periodo scolastico e ha ammesso che questo le ha creato tante sofferenze.

Il rapporto con i genitori

Le ambizioni che Anna aveva nei confronti del teatro spinsero i genitori a cercare una ‘cura’ per questo male che l’aveva colpita.

Considerando che la Mazzamauro è nata nel 1938, è anche più che normale, ovviamente per quell’epoca, che sua madre e suo padre non vedessero di buon occhio il mestiere da attrice. La donna ha proseguito: “Vengo da una famiglia normale, borghese. Questa figlia che voleva fare la ‘bottana’ da grande veniva visto male. Questo consideravano una ragazza che voleva fare l’attrice. Se avessero assecondato questa mia diversità con calma e con amore forse avrei sofferto di meno.

Pensavo di essere nel peccato totale, pensavo di essere una amorale, mi sono sempre posta con gli altri, i cosiddetti normali, come se io fossi una povera disgraziata che tentava di immettersi nel mondo”. Anna ha provato sulla sua pelle cosa significa sentirsi diversa agli occhi del mondo che ti circonda e ha sofferto molto per far capire agli altri la sua vocazione. Il suo successo ha poi parlato per lei, ma gli anni del debutto sono stati davvero difficili.

Proprio per questo, la Mazzamauro porterà in teatro uno spettacolo scritto da lei che è incentrato sulla diversità. La Signorina Silvani ha concluso: “Sono sempre stata una diversa, è il tema di uno spettacolo che ho scritto e che presto sarà in scena. Si chiama ‘Belvedere’. Vorrei proporre al pubblico il tema diversità, così da dare veramente un senso alla conquista che i diversi operano nel mondo”. Anna porterà in scena un tema molto delicato che, purtroppo, viene troppo spesso ignorato.