Anna Frank, a gennaio il primo film d’animazione basato sul suo diario

Anna Frank si fa film d'animazione per avvicinarsi ai più piccoli in occasione della Giornata della Memoria. Ecco di cosa parlerà.

Impossibile, o almeno lo è per i più grandi, non sapere chi sia Anna Frank e la sua enorme importanza nel testimoniare il terribile periodo del regime Nazista.

Dal 20 gennaio 2022, in occasione della Giornata della Memoria, la sua storia sarà anche alla portata dei più piccoli, grazie al film d’animazione firmato dal regista e sceneggiatore Ari Folman per la Lucky Red. Ecco tutte le informazioni che abbiamo su “Where Is Anne Frank” (tradotto in italiano con “Dov’è Anna Frank”) in attesa della sua uscita.

Anna Frank, in arrivo il film d’animazione

Nel film d’animazione dedicato ad Anna Frank si alternano momenti del passato e del presente che il regista, Ari Folman, ha sapientemente rappresentato basandosi su quanto scritto dalla stessa ragazza nel suo celebre diario. Lo spettatore infatti sarà portato a seguire due trame.

C’è la storia di Kitty, amica immaginaria a cui Anna Frank si rivolge nel suo diario, che “prende vita” per l’occasione e si mette alla ricerca di Anna con l’amico Peter, che si prende cura dei rifugiati ad Amsterdam. Ambientata nel presente invece, c’è poi la storia di Ava e della sua famiglia profughi malesi che vivono nella Amsterdam di oggi che rischiano di essere espulsi. Kitty e Peter cercheranno di impedirlo.

anna frank film animazione

Il famoso diario

Ma cosa scriveva Anna Frank nel suo prezioso diario? È presto detto. Durante il periodo di clandestinità, la giovane Anna Frank scrisse sul suo diario tutto ciò che riguardava la sua quotidianità descrivendola, mattino e sera, nel minimo dettaglio.

La ragazza raccontava alla sua amica immaginaria, Kitty appunto, gli scontri e la tensione che caratterizzavano quell’angosciante periodo, non mancando anche di fare qualche riflessione su se stessa e sul mondo.

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Quel sogno di diventare scrittrice

Anna Frank aveva incredibile talento nella scrittura e come ogni ragazzina che sogna il proprio futuro, desiderava anche fare di questo talento una professione. Colse l’occasione il 28 marzo 1944, quando durante una trasmissione radio ascoltò la voce del ministro olandese Gerrit Bolkenstein.

L’uomo raccomandava ai concittadini di conservare tutto ciò che era scritto, tra lettere, diari e altri documenti, per poter essere in gradi di fornire prove concrete di ciò che gli olandesi avevano dovuto sopportare a causa dei tedeschi.

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Il diario come testimonianza

Fu allora che Anna si decise a riscrivere il diario pensando di farlo pubblicare e sempre nel suo diario si confidava, immaginando quanto sarebbe potuto essere interessante pubblicare un ulteriore romanzo sulla vita in clandestinità. In pochi mesi aveva già redatto un gran numero di pagine senza però purtroppo riuscire a portare a termine il progetto.

La sua ultima annotizione risale al 1° agosto 1944, il giorno dopo com’è ormai tristemente noto, tutte le persone nascoste con lei vennero scoperte e arrestate. Furono Bep Voskuikl e Miep Gries le donne che nascondevano Anna Frank e le altre persone con lei, dai nazisti, a trovare e a mettere al sicuro i fogli scritti dalla ragazza.

Scritto da Arianna Giago

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