Ancora senza mutande: evvai con Britney Spears e l’ennesimo upskirt

Non è possibile. Molti fans nei mesi scorsi si erano domandati se gli upskirt di Britney Spears fossero voluti o meno. Nella sua carriera ce ne sono stati tanti, tutti uguali. Ora anche i fans potranno mettersi l'anima in pace: lo fa apposta.

Vediamo come funziona l'upskirt di Britney, che ha una sua fenomenologia da rispettare: prendi l'ex popstar, la vesti con vestitini improponibili, ovviamente corti e svolazzanti, la piazzi su una macchina da centinaia di migliaia di dollari, la fai scendere davanti ai fotografi, che ormai, invece di puntare l'obiettivo sul viso di Britney hanno tutte le macchine rivoltre verso il basso, la inviti a scendere ed ecco che il vestitino orripilante sale fino sopra la vita.

Inutile dirvi che le mutande sono un optional. Poi ci si lamenta se le tolgono i figli. Indipendentemente dalle sue "colpe giudiziarie", c'è da domandarsi quale folle perversione possa portarla a mostrare sempre le sue grazie. Ora si mette anche a mostrare il seno nei video

Certo, la risposta sembra essere sempre la stessa: pubblicità gratuita. Ma se una volta questo tipo di "promozione" poteva essere "innovativa" ora non è altro che una notiziola che non fa altro che metterla in cattiva luce.

Di Britney conosciamo meglio le parti intime che le sue nuove canzoni. Anche Lindsay Lohan ha mostrato le grazie meno volte. Perfino Paris Hilton. Lei, invece, una volta entrata nel tunnel, ha deciso di sguazzarci. 

Ma mettiamo anche qualche notizia musicale, tanto per non parlare solo di una foto che ormai è routine. Scrive la Reuters:

– Il nuovo disco di Britney Spears uscirà alla fine del mese, due settimane in anticipo rispetto al previsto, a causa di alcune registrazioni già diffuse online. Lo ha riferito la sua casa discografica.

"Blackout", il primo album della Spears con materiale nuovo dopo quattro anni, arriverà nei negozi Usa il 30 ottobre e un giorno prima negli altri paesi, ha spiegato la Jive Records.

L'album arriva mentre la principessa del pop, che è stata tra quelle che hanno venduto di più al mondo all'inizio degli anni 2000, è sottoposta ad uno straordinario interesse dei media per i suoi problemi personali e legali.

Ora può aggiungere anche la pirateria musicale alla sua lunga lista.

Jive ha spiegato che le tracce dell'album, materiale incompleto e alcuni demo sono stati diffusi sul Web.

Una nota cita un non meglio precisato dirigente dell'etichetta che spiega come "a causa delle numerose diffusioni online non autorizzate, la casa discografica sta facendo il possibile per prevenire ed evitare ogni ulteriore distribuzione illegale di canzoni, compreso lo spostamento della data di uscita dell'album al 30 ottobre".

Inizialmente, "Blackout" sarebbe dovuto uscire negli Usa il 13 novembre e a livello internazionale un giorno prima.

Scritto da Style24.it Unit

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