Amy Winehouse film: un documentario racconterà la sua storia

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Dall’autore di Senna e dal produttore di Exit Through the Gift Shop

Il mondo della musica è costellato di perdite eccellenti, spesso derivanti da un abuso incontrollato e incontrollabile di alcol e droghe, ma quella di Amy Winehouse colpì particolarmente il pubblico per tutta una serie di fattori.

 

In primis il talento della ragazza, una cantante in grado di esprimersi ad altissimi livelli, se fosse stata opportunamente seguita; quindi per la costante e quasi paradossale condizioni di malessere psicofisico che l’aveva afflitta sin dagli esordi; e infine per la perfetta aderenza della sua vita alla parabola autodistruttiva, quasi archetipica, della star del rock maledetta.

Quando il 23 luglio del 2011 Amy venne rinvenuta morta a 27 anni, in molti affermarono che il destino della star di Back to Black e Rehab sarebbe stato quello di divenire una leggenda.

E la notizia che un documentario sulla sua vita è attualmente in produzione conferma ulteriormente questa previsione. A dirigere il film sarà Asif Kapadia, già regista di Senna, il film dedicato alla carriera del famoso pilota di Formula 1, mentre alla produzione ci sarà James Gay-Rees, reponsabile del bellissimo Exit Through the Gift Shop.

Il progetto del film sarà presentato alla prossima edizione del Festival di Cannes allo scopo di trovare dei compratori.

Kapadia e Gay-Rees hanno dichiarato:

Sarà un film incredibilmente moderno, emozionante e attuale, in grado di catturare lo spirito del tempo e far risplendere una luce sul mondo in cui viviamo, in un modo che pochi altri film possono permettersi. Amy è stata un talento che appare una volta sola in una generazione, ha catturato tutti; ha scritto e cantante col cuore e noi siamo caduti vittime del sua incantesimo.

Ma, tragicamente, sembra che si sia sgretolata sotto l’attenzione incessante dei media, a causa delle relazioni travagliate, del suo successo incredibile e del suo stile di vita precario. Come società abbiamo celebrato il suo enorme trionfo, ma siamo pi stati velocissimi nel giudicare il suo fallimento, quando ci ha fatto comodo.” 

Foto: Getty Images