Clamorosa rivelazione: un politico in tv? Davvero è possibile? Non avevamo detto…?
La notizia è filtrata attraverso l’account Twitter di Paolo Calvani, responsabile comunicazione di Mediaset, ma i dettagli dell’operazione non sono ancora noti.
Il messaggi originario recita così: “Sorpresa: Matteo Renzi sarà presto ospite di un noto programma tv di intrattenimento di prima serata.”
Da un rapido processo di esclusione è risultato che l’unico programma Mediaset di prima serata in grado di contenere la debordante verve del sindaco di Firenze ed ex candidato alle primarie del PD non può che essere Amici di Maria De Filippi, ovviamente nella tanto chiacchierata edizione serale.
Non è ancora chiaro se il politicante diverrà giudice per una sera a fianco di personaggi del calibro di Sabrina Ferilli, Harrison Ford, Luca Argentero e Gabry Ponte (tre attori e un dj per valutare le performance di cantanti e ballerini).
Pare tuttavia più probabile l’ipotesi che vede Renzi al centro di un’intervista collettiva da parte degli studenti della scuola, ai quali racconterà i dettagli e i retroscena della sua carriera.
Ma, al di là del ruolo ricoperto da Matteo presumibilmente il 6 aprile, interessa molto più comprendere la tempestività di questa comparsata televisiva, coincidente proprio con lo stato di crisi assoluta di ingovernabilità del Paese. Mentre si profila sempre più certo il fallimento di un governo Bersani (il cui mandato presso il PD sembra essere al capolinea), il protagonismo del rivale non appare dunque casuale.
Un parallelismo ci aiuterebbe ad analizzare meglio la situazione: se Silvio Berlusconi come primo step catodico nella sua folgorante campagna elettorale ha scelto il salotto di Barbara D’Urso, proverbiale luogo di ammestramento di casalinghe, vecchiette e pubblico di bassa istruzione, il rottamatore non potrebbe aver accettato lo studio della De Filippi come trampolino di lancio per una comunicazione sorridente rivolta al target più giovane, da sempre poco interessato alla politica?
Che Berlusconi e Renzi rappresentino allora la stessa faccia della medaglia, come sostenuto dalle frange del PD più ostili al fiorentino?
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